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Dolomiti Race 2019, 4.700 ciclisti al via della 25^ edizione

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Terzo podio consecutivo per Enrico Zen. Tra le donne, vince Christina Rausch con un distacco importante

NordEst – Per il terzo anno consecutivo il vicentino Enrico Zen (Team Mobilzen Trek) fa sua la granfondo di Feltre, la più dura di sempre con 5.200 metri di dislivello e 210 chilometri dello stesso percorso fatto 15 giorni fa dai partecipanti del Giro d’Italia, nella tappa vinta da Pello Bilbao.

Gli amatori dopo aver raggiunto passo Croce d’Aune dovevano continuare a salire per 2,7 chilometri (con pendenze anche del 13%) e raggiungere la località Le Buse, luogo di arrivo della tappa del Giro d’Italia, per poi scendere dal Col Melon. Alle spalle di Zen che ha chiuso in 6h52’13” è arrivato dopo 50” il compagno Oscar Tovar Rivera, terzo Stefano Cecchini (Cicli Copparo). Per il terzo anno il Croce d’Aune e lo strappo finale di 2 chilometri è stato decisivo per l’attacco finale che ha permesso a Zen di conquistare il trofeo più ambito.

Distacchi importanti, invece, in campo femminile dove la tedesca Cristina Rausch (già vincitrice della Maratona dles Dolomites del 2018 e specialista delle ultramarathon cycling) ha fatto gara a sé, tagliando il traguardo dopo 7h33’01” con 30’ di anticipo sulle avversarie, la trentina Jessica Leonardi (Biemme Garda), 8h03’05”, vincitrice del Medio della Sportful Dolomiti Race 2018 e Debora Morri (Team del Capitano) che ha chiuso in 8h10’54”.

Il percorso Gran Fondo era lungo 210 chilometri e prevedeva la scalata del Cima Campo, Passo Manghen, passo Rolle e passo Croce d’Aune con l’aggiunta del Monte Avena. Arrivo a Feltre in Piazza Maggiore con gli ultimi leggendari 450 metri in salita per raggiungere il cuore storico della città.

In 4.700 si sono iscritti alla granfondo, oltre la metà, malgrado un maggio freddo e piovoso che ha impedito gli allenamenti, hanno scelto il percorso piu duro e lungo. Sul passo Rolle nelle prime ore del pomeriggio le temperature si sono improvvisamente abbassate e la pioggia gelida ha preso il posto del sole splendido di inizio mattina costringendo l’organizzazione a recuperare circa 90 ciclisti infreddoliti. Non sono mancate le cadute di diverse ciclisti, fortunatamente senza gravi conseguenze.

Sul percorso Medio, 140 chilometri e 3.250 metri di dislivello il passo della Gobbera e Broccon al posto di Manghen e Rolle, si è imposto il faentino Stefano Pagni ha concluso in 4h19’21” davanti a Sergei Pomoshinikov (tesserato con i Colli Berici Vicenza) che ha chiuso in 4h20’41” e Andrea Pontalto (Team Mobilzen) in 4h21’42”. E’ arrivata dall’Aquila per conquistare ancora, dopo alcuni anni di assenza, la Sportful Dolomiti Race percorso Medio, Chiara Ciuffini (Team Isolmant) che ha chiuso in 4h58’58” davanti a Nicole Fedele (C-Bike) in 5h07’40” e Monica Bonfanti (Rodman Azimut) in 5h08’07”.

 

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