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Domenica tragica in Trentino: tre vittime in poche ore

In Paganella, moto finisce contro il guardrail. Morta una ragazza di 29 anni, sotto shock la persona che era con lei. Incidente mortale sulla strada che collega Storo a Baitoni. Infine in Presanella: Enrico Giovannini, noto alpinista 55enne della Val di Non scivola e precipita lungo la Parete nord

Trento – E’ stata una domenica tragica in Trentino con tre vittime in poche ore, dalle montagne alla strada: due gravi incidenti in moto.

Enrico Giovannini, noto alpinista trentino di 55 anni residente a Contà, ha perso la vita nella prima mattinata di domenica mentre, insieme ad un compagno, stava affrontando la salita verso cima Presanella per la Parete nord con ramponi e piccozza, e con gli sci agganciati allo zaino. I due alpinisti si trovavano a circa 50 metri dalla cima quando l’uomo che stava davanti ha visto il compagno scivolare, perdendolo di vista lungo la Parete nord. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 7.30. Il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha imbarcato a bordo due Tecnici di elisoccorso.

Una volta in quota, l’equipaggio dell’elicottero ha avvistato l’alpinista alla base della parete, anche grazie all’aiuto del gestore del rifugio Denza che stava osservando la parete con il binocolo. I Tecnici di elisoccorso sono stati sbarcati in hoovering ma per l’uomo non c’era nulla da fare ed il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. In attesa del nullaosta per il recupero della salma, l’elicottero ha provato a salire per recuperare il compagno sotto shock ma l’avvicinamento non è stato possibile a causa del vento. Di conseguenza, sono stati recuperati a valle due operatori della Stazione di Vermiglio ed elitrasportati nei pressi del bivacco Orobica in modo da raggiungere l’alpinista a piedi e riaccompagnarlo a valle. Poco dopo le 9.30 un secondo tentativo di avvicinamento da parte dell’elicottero è andato a buon fine e il compagno e i due soccorritori sono stati recuperati a una quota di circa 3.300 m.s.l.m. e riportati a valle.


In Paganella, a perdere la vita è stata una giovane di 29 anni, della provincia di Brescia. Secondo le prime ricostruzioni, la donna viaggiava come passeggera sulla moto guidata dal compagno lungo la statale 421, tra Molveno e San Lorenzo Dorsino, circa a metà del lago. Per cause ancora da chiarire, probabilmente a causa della pioggia che in quel momento scendeva, il mezzo è andato a toccare contro il guard rail e la donna è stata sbalzata dalla sella, precipitando per una ventina di metri in una scarpata al lato della strada. Inutili i tentativi di rianimarla da parte dei soccorritori accorsi sul posto.


Incidente mortale in moto anche a Storo nel primo pomeriggio di oggi, domenica 22 maggio. A perdere la vita un motociclista di 30 anni della provincia di Brescia, che ha perso il controllo della sua moto sulla provinciale fra Storo e Baitoni, mentre con una comitiva di amici tornava verso casa dopo una gita in Val di Ledro. Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente, non è escluso nemmeno il malore. Sul posto, oltre ai sanitari intervenuti con l’elicottero, i vigili del fuoco volontari della zona.


In breve

Intorno alle 11.40 di domenica la Centrale Unica Emergenza è stata allertata per una ragazza trentina che non si è sentita bene mentre si trovava lungo la ciclabile di collegamento tra la Località Ferrari e Montagnaga di Pinè. Due operatori della Stazione di Pergine la hanno raggiunta con il mezzo e la hanno trasportata fino alla strada statale, per affidarla all’ambulanza per gli accertamenti sanitari.

Alle 11.45 un biker è caduto dalla bici nei pressi di Malga Zambana in Paganella, accusando un dolore ad un arto superiore. Intervenuti gli operatori della Stazione di Fai della Paganella che gli hanno prestato le prime cure sanitarie e lo hanno trasferito a valle per affidarlo all’ambulanza.

Alle 12.15 alla Centrale Unica Emergenza è arrivata la chiamata di una donna che stava percorrendo da sola il sentiero Tamazol (Caldonazzo) ma avendo perso la traccia, non era più in grado di proseguire. Una squadra di operatori della Stazione di Levico ha risalito il sentiero e a una quota di circa 1.050 m.s.l.m., dopo una camminata di circa 50 minuti, è riuscita a ritrovare la donna. L’escursionista, illesa, è stata accompagnata a valle dai soccorritori.

Alle 12.30 altro intervento per la Stazione di Pergine che, insieme ai Vigili del Fuoco di Fornace, ha soccorso una donna che si è infortunata ad un polso dopo essere caduta lungo il sentiero degli Gnomi in località Pian Del Gac (Fornace). I soccorritori la hanno raggiunta, le hanno prestato le prime cure per poi consegnarla all’ambulanza.

Alle 15.20 la Centrale Unica Emergenza è stata allertata per un biker infortunatosi ad un arto inferiore lungo il sentiero 429 sotto cima Nodice in Val di Ledro. Cinque operatori delle Stazioni della Val di Ledro e di Riva del Garda, tra cui vi era un sanitario, hanno raggiunto il biker in un’ora circa di cammino e gli hanno prestato le cure sanitarie. Dopodiché lo hanno imbarellato e traferito a valle con la barella portantina, fino a Biacesa, dove è stato affidato all’ambulanza.

Alle 15.45 la Stazione di Levico è intervenuta nuovamente per prestare soccorso a un’escursionista con un possibile trauma all’arto superiore, causato da una caduta mentre stava scendendo lungo il sentiero 450B sulla Vigolana, a una quota di circa 1.100 m.s.l.m. I soccorritori la hanno raggiunta a piedi in circa 10 minuti, la hanno stabilizzata, imbarellata e portata fino alla strada forestale, dove li aspettava l’autosanitaria. Hanno collaborato all’intervento anche i Vigili del Fuoco di Vigolo Vattaro.

 

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