La vicenda – Il missionario, originario di Cagnò in Val di Non, giunge in Africa per la prima volta nel 1993. Il 28 ottobre 2007 De Pretis viene arrestato in Gibuti per il possesso di materiale pedo-pornografico. Il missionario ha sempre respinto fin dall’inizio le accuse, chiedendo ai giudici un processo rapido per poter dimostrare la propria innocenza. Il religioso viene rinchiuso nel carcere di Gadobe, capitale del Gibuti, per 3 mesi e 24 giorni.
L’ambasciatore italiano presente sul territorio africano riesce ad avvisare la famiglia del sacerdote e nel dicembre 2007 la notizia dell’arresto del religioso si sparge in Trentino attraverso un appello che il sacerdote lancia sul settimanale Vita Trentina. Scaduto il termine di detenzione preventiva previsto dalla legge, il religioso viene scarcerato il 21 febbraio 2008 e messo in libertà vigilata.
Atteso il ritorno di De Pretis – La sentenza è stata emessa giovedì 26 marzo dai giudici del Corno d’Africa. Il religioso è stato condannato a 3 mesi e 4 giorni di reclusione già ampiamente scontati . De Pretis ha fatto sapere che il suo ritorno in Italia è previsto nei prossimi giorni, non appena saranno pronti i documenti.