Trento precede Verona (che sale dal quarto al secondo posto) e Sassari, con Livorno ai piedi del podio. Tra i Comuni medio-grandi (tra i 30 e i 100mila abitanti) è di nuovo Corato (BA) a ottenere il risultato migliore. Per quanto riguarda i Comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti), in testa c’è l’abruzzese Guardiagrele, in provincia di Chieti davanti a Leverano (LE) e a Primiero San Martino di Castrozza (TN). Nella classifica dei piccoli centri al secondo posto c’è Rovescala (PV) e al terzo Cinte Tesino (TN)
Trento – ÈTrento, per il terzo anno consecutivo, la città più generosa d’Italia in tema di donazione di organi. È quanto emerge dalla quinta edizione dell’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2023 al rinnovo delle carte d’identità nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani.
L’Indice è stato pubblicato dal Centro nazionale trapianti in vista della Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra domenica prossima 14 aprile: i valori sono espressi in centesimi e tengono conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi. In questa speciale classifica, relativamente ai centri con oltre 100mila abitanti, Trento è risultata la migliore in assoluto come nei due anni precedenti, con un indice di 71,07/100, una percentuale di consensi del 78,1% e un’astensione del 32%.
Ma sono tanti i comuni del Trentino e dell’Alto Adige a primeggiare nelle diverse categorie di comuni. Tra quelli medio-piccoli (5-30mila abitanti) al terzo posto nazionale c’è Primiero San Martino di Castrozza (indice del dono 85,34/100) e al decimo Lavis (76,73/100), mentre fra i piccoli comuni (meno di 5mila abitanti) terzo posto assoluto per Cinte Tesino (89,16/100), quarto per Castello-Molina di Fiemme (89/100), settimo per la altoatesina Badia/Abtei (86,79), nono per Castel Condino (86,72/100).
Il Trentino è complessivamente al primo posto tra le regioni e province autonome italiane con un tasso di consenso del 70,85% e un’astensione del 36,1% contro una media nazionale di 68,5% di sì e di 41,8% di astenuti. Meno bene l’Alto Adige: la provincia autonoma di Bolzano è quattordicesima (consensi 65,3%, astenuti 38,3%). Tra le diverse fasce d’età sono i trentini tra i 41 e i 50 anni i più generosi (83% di consensi), meglio dei 18-30enni (80,6%). Anche tra gli altoatesini il primato spetta ai 41-50enni (70,2%).