Da Sagron Mis al punto Guardia medica di Fiera di Primiero, ci sono ben 14 chilometri, così come per molti altri piccoli paesi del Primiero Vanoi. In altre zone – per dovere di cronaca – ce ne sono anche di più.
Ma in caso di emergenza c’è anche il passo Cereda da superare. Ecco allora che il nuovo sindaco di Sagron, Luca Gadenz , duecento abitanti suddivisi nelle due frazioni, si inventa il "Pronto soccorso a casa".
E lo fa coinvolgendo la sua gente, assieme all’assessore Cinzia Renon, chiamando a riunione martedì sera, presso l’ex scuola dell’infanzia di Mis, tutti i censiti maggiorenni per proporre loro di diventare "volontari per il primo soccorso e per l’uso del defibrillatore" sul territorio del comune.
Ovviamente con una adeguata formazione. Per questo sarà organizzato un corso, tenuto da istruttori della Croce Rossa, presente all’incontro con il coordinatore della Cri locale Tiziano Gobber e l’istruttrice provinciale Anna Orler.
Iniziativa interessante certo – purchè non serva solo ai giornali – e che potrebbe essere estesa all’intera vallata di Primiero, ma certamente nulla di nuovo visto che già molti anni fa, l’allora sindaco di Canal San Bovo, Luigi Zortea fece di meglio.
In una valle di circa 1600 abitanti – pensò persino di portarsi in casa la Croce rossa italiana, che proprio in una valle periferica come il Vanoi opera da tempo con grande riscontro nella popolazione e con ottimi risultati. Con servizi oltre l’emergenza, che portano i farmaci in casa agli anziani e li accompagnano alle visite mediche. Quella che si chiama la politica del fare.