Menù vegetariano, più acqua del rubinetto e alimenti locali, mobilità sostenibile e molto altro: le novità del nuovo disciplinare
Trento – Il Tavolo di Lavoro del progetto provinciale Ecoristorazione Trentino, coordinato dalla Provincia autonoma di Trento e partecipato dai principali attori del settore ristorativo trentino, ha disposto la prima revisione del disciplinare approvato nel 2012. Il nuovo disciplinare, che sarà applicato dal 1 maggio 2015, risulta più completo, più stringente, più bilanciato e più meritocratico.
Ecco di seguito i principali cambiamenti migliorativi:
più completo: le azioni passano da 26 a 38, grazie a queste 12 nuove azioni:
- alimenti locali
- alimenti di lontana provenienza
- menù vegetariano
- prodotti da lotta alle mafie
- acqua da bere plus
- mini-porzioni
- detersivi a ridotto imballaggio
- elevate prestazioni energetiche dell’edificio
- mobilità sostenibile
- prodotti non alimentari naturali
- formazione
- dati ambientali
- più stringente:
le azioni obbligatorie passano da 7 a 9 (da facoltativo, diventa obbligatorio eliminare i monouso e promuovere l’asporto del cibo non consumato)
il punteggio minimo passa da 18 punti (su 50) a 24 (su 74)
più bilanciato: aumenta significativamente l’importanza delle sezioni:
“Alimenti e bevande” (da 4 azioni a 8, da 6 punti a 15)
“Informazione, comunicazione, educazione ambientale” (da 3 azioni a 5, da 6 punti a 13,5)
più meritocratico: s’introduce una suddivisione degli eco-ristoratori in tre categorie (base, avanzato e virtuoso), in base al punteggio conseguito con le azioni facoltative
Il progetto Ecoristorazione Trentino, avviato nel 2011, conta ad oggi 75 eco-ristoratori in possesso del marchio.
Per maggiori informazioni sul progetto e sulla revisione del disciplinare, si visiti il sito web istituzionale www.eco.provincia.tn.it oppure il blog www.ecoristorazionetrentino.it.