Bortolussi: “Senza il rinnovo delle detrazioni Irpef sulle ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico la caduta sarebbe stata ancor più rovinosa”
NordEst – Secondo i dati presentati dalla CGIA, negli ultimi 6 anni gli occupati nel settore delle costruzioni del Veneto sono diminuiti di oltre 33.000 unità. In particolare, la provincia di Treviso ha subìto la contrazione più pesante: i posti di lavoro persi tra il 2008 e il 2013 hanno superato quota 10.300 (-30,3%).
Oltre alla Marca trevigiana, la crisi ha colpito pesantemente anche la provincia di Verona: questo territorio ha perso 8.559 posti di lavoro (-25,1%), mentre in provincia di Padova il triste conteggio di coloro che sono stati costretti a lasciare la propria attività lavorativa si è attestato a quota 4.821 (-13,5%).
“Originariamente motore dello sviluppo economico del nostro territorio – esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – il settore dell’edilizia e delle costruzioni è invece ora uno dei comparti che necessitano di provvedimenti ad hoc per invertirne la preoccupante tendenza. Tuttavia – prosegue Bortolussi – il quadro generale poteva essere ancor più disastroso. Infatti, se non si fossero rinnovate negli anni le detrazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico, la caduta sarebbe stata ancor più rovinosa”.
Se teniamo conto dell’andamento di tutte le 13 province che costituiscono il Nordest, il numero di coloro che ha perso il lavoro nel settore delle costruzioni è di circa 45.000 unità. Oltre ai 33.000 veneti, vanno aggiunti 9.400 lavoratori del Friuli-Venezia Giulia e quasi 2.500 persone “espulse” da aziende del Trentino Alto Adige.
Fortunatamente ci sono alcune realtà che, nonostante la crisi, sono comunque riuscite ad aumentare la platea degli occupati. Esse sono: Rovigo, Trieste e Bolzano. Se nel capoluogo polesano in questi ultimi 6 anni si è registrato un aumento di 127 unità, in quello giuliano l’incremento è stato di 230, mentre a Bolzano pare di capire che la crisi non si sia fatta sentire: il numero degli occupati è salito di oltre 1.100 unità.
In termini di valore aggiunto, il crollo è stato altrettanto pesante. Sempre tra il 2008 e il 2013, il Pil prodotto dal settore delle costruzioni è sceso del 24,9% in Veneto, del 20,1% in Friuli Venezia Giulia e del 16,1% nel Trentino Alto Adige.
Infine, i prestiti erogati dagli istituti di credito alle aziende del settore hanno subìto una contrazione che a Pordenone è stata del 18,4%, a Belluno del 16,7% e a Treviso del 14,6%. Tra tutte e 13 le province del Nordest, solo Gorizia fa registrare una variazione positiva (+0,6%). A livello regionale, invece, in Friuli Venezia Giulia lo stock degli impieghi erogati è sceso di 161 milioni di euro, in Trentino Alto Adige di 391 milioni, mentre nel Veneto la contrazione è stata di ben 1,85 miliardi di euro.