L’indagine – Al termine di quasi due anni di indagini che hanno richiesto anche intercettazioni telefoniche ed ambientali con telecamere che lo hanno sorvegliato giorno e notte i carabinieri di Padova hanno arrestato Giovanni Piovan, 46 anni, responsabile fino a due anni fa di una struttura di accoglienza per minori in difficoltà. I carabinieri hanno scoperto che l’uomo ha abusato sessualmente di alcuni giovanissimi ospiti della struttura per almeno 4 volte nel corso degli anni.
A denunciarlo alcuni ex ospiti delle strutture per minori che Piovan gestiva, che a distanza di qualche anno dalle violenze reiterate, hanno trovato il coraggio per denunciare il loro violentatore. Su disposizione del giudice per le indagini preliminari Nicoletta De Nardus su richiesta del pubblico ministero Roberto Lombardi l’uomo è stato arrestato dai carabinieri a Transacqua (Trento) centro della valle del Primiero dove l’uomo, vistosi scoperto nella bassa padovana, aveva messo in piedi una struttura per i soggiorni estivi dei minori.
Dal Veneto al Trentino – L’uomo si era di recente trasferito in Trentino grazie ad un prestanome che gli ha permesso di avviare l’attività Nelle scorse settimane, si era confidato con gli amici più intimi, riferendo di essere indagato, ma ripeteva spesso:"Sono indagato ma ne uscirò a testa alta". Lo sconcerto è ovvio tra i primierotti e tra i conoscenti, una persona molto nota e attiva in zona anche nel comparto turistico.
Le accuse – Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe – accuse tutte da provare – "baciato alcuni giovani ospiti, facendo con loro la doccia".
I primi commenti – "Era una persona molto stimata in zona – ci dicono". Ma le accuse fanno tremare, tanto sono pesanti.
Gli arresti in Trentino Alto Adige – Quattro persone sono state denunciate in Trentino Alto Adige nell’ambito dell’operazione nazionale contro la pedopornografia on line. In Trentino due persone sono state denunciate per possesso di materiale pedopornografico: si tratta di un libero professionista ventenne e di un pensionato di 60 anni, entrambi residenti in val Rendena. Per lo stesso reato altri due liberi professionisti sono stati denunciati in Alto Adige: si tratta di un cinquantenne di Appiano e di un quarantenne di Bressanone.