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Elezioni, In Trentino sconfitta del Centrosinistra, Rossi: “Sono sereno”. In Alto Adige la Svp salva Boschi e Bressa

I commenti dopo il voto in Trentino Alto Adige, evidenziano una Regione divisa nettamente in due. In Alto Adige la tenuta del centrosinistra grazie al radicamento Svp, mentre in Trentino gli elettori scelgono il centrodestra che supera anche i 5 Stelle 

NordEst – Il presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi è sereno. Nonostante la batosta elettorale del centrosinistra autonomista il governatore non ritiene che “Il voto sia un giudizio all’operato del governo provinciale. Non è stato un referendum sul governo della Provicnia di Trento. In vista delle provinciali di autunno, ci sono dinamiche completamente diverse. Va fatta una riflessione e c’è la necessità di impostare meglio la comunicazione, con maggiore coesione nella coalizione”.

Certo è che dalle politiche esce un Trentino Alto Adige a due facce. Mentre in Provincia di Bolzano Svp e centrosinistra hanno fatto il pieno nei collegi uninominali, in Provincia di Trento a fare cappotto è stato il centrodestra, aggiudicandosi tutti i collegi.    

Gli eletti in Trentino Alto Adige

Dalla regione Trentino Alto Adige andranno a Roma in 18. Per il centro destra, da Forza Italia le neo-senatrici sono Elena Testor e Donatella Conzatti, e il neo-senatore Andrea De Bertoldi per Fratelli d’Italia. La Lega porta alla Camera: Maurizio Fugatti Diego Binelli, Giulia Zanotelli, Vanessa Cattoi, Stefania Segnana.

Riccardo Fraccaro alla Camera è l’unico eletto tra i Cinque Stelle. Per il centrosinistra, il Pd è riuscito a portare Maria Elena Boschi alla Camera e Gianclaudio Bressa al Senato. Emanuela Rossini è l’unica parlamentare eletta per il Patt, candidata sotto il simbolo Svp-Patt, ma da Bolzano arriva anche Manfred Schullian (Svp-Patt), alla Camera.

Sempre con Svp sono stati eletti in Senato Julia Unterberger, Dieter Steger e Meinhard Durnwalder, mentre alla Camera andranno Renate Gebhard e Albert Plangger.

Cresce ulteriormente il gruppo di parlamentari della Lega in Trentino Alto Adige. E’ certa l’elezione alla Camera del bolzanino Filippo Maturi nel proporzionale nel Lazio. Il consigliere comunale risulta infatti primo non eletto nel collegio Lazio 2/01 alla spalle della capolista Barbara Saltamartini, che però dovrebbe andare a Montecitorio passando per il collegio Lazio 1/02. Il regolamento prevede, infatti, che il candidato eletto in più collegi plurinominali è proclamato eletto nel collegio nel quale la sua lista ha ottenuto la minore percentuale di consensi rispetto al totale dei voti validi del collegio. Questo aprirebbe a Maturi la strada per Roma.

La sintesi del voto nel servizio TGR

Il bilancio della Svp

 “Valuteremo il futuro governo in base alle sue posizioni sull’autonomia. E’ quanto diremo anche al presidente della Repubblica”. Lo ha detto il segretario della Svp Philipp Achammer. 9 dei 18 parlamentari del Trentino Alto Adige sono della Svp, del Pd oppure del Patt. “In Alto Adige sono stati addirittura eletti esclusivamente amici dell’autonomia. Questo ci garantisce una forte rappresentanza a Roma”, ha aggiunto.

Il segretario del partito di raccolta dei sudtirolesi di lingua tedesca e ladina ha difeso l’accordo con il Pd, che ha portato all’elezione di Maria Elena Boschi e Gianclaudio Bressa. “Altrimenti qualcun altro, con posizioni ben diverse sull’autonomia, ora ci rappresenterebbe a Roma”, ha aggiunto Achammer. Rammarico è stato espresso per la sconfitta di Pd e Patt negli uninominali in Trentino. Sia al Senato che alla Camera i numeri sono comunque sufficienti per confermare i gruppi per l’autonomia, è stato detto.

Bressa (Pd): “Buio totale”

“Buio totale. Vediamo ora cosa succede”. E’ il breve commento di Gianclaudio Bressa in riferimento alla debacle del Pd a livello nazionale, come anche in Provincia di Trento. Il sottosegretario uscente è stato eletto al Senato nel collegio uninominale di Bolzano Bassa Atesina con il 43,03% (definitivo), come anche Maria Elena Boschi alla Camera 41,00% (142 di 143 sezioni). “Gli elettori hanno confermato ancora una volta l’alleanza con la Svp”, ha detto Bressa. Maria Elena Boschi, eletta all’uninominale a Bolzano, è rientrata a Roma. Alla luce dell’esito nazionale – si apprende – è partita da Bolzano, dove aveva votato in una scuola elementare del centro storico.

Fugatti, decisiva disaffezione elettori

“Abbiamo intercettato la disaffezione dei cittadini per le modalità operative del centro sinistra a livello nazionale e locale e siamo stati così premiati dagli elettori”. Lo afferma il segretario della Lega Nord del Trentino, Maurizio Fugatti, in testa nettamente nel collegio uninominale per la Camera a Pergine Valsugana con il 44,45% su Lorenzo Dellai, fermo al 26,78%. “In vista delle elezioni provinciali di ottobre – aggiunge – dovremo attuare alleanze aperte al mondo delle civiche”.

Il commento della neo senatrice Testor

Il neo senatore De Bertoldi  (Cdx)

Biancofiore (Fi), Svp faccia riflessione

“La Svp faccia ora una profonda riflessione. L’alleanza con il Pd, che sparisce praticamente dalla scena nazionale, è stato un errore madornale”. Lo ha detto la deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore, che ha perso il duello all’uninominale contro Maria Elena Boschi. “Boschi ha vinto solo grazie ai voti della Svp, ma è comunque rimasta circa 10 punti sotto le aspettative, come non è andata bene neanche la Svp negli altri collegi superblindati”, commenta Biancofiore.

“Io – prosegue – ho invece raddoppiato i voti in confronto al candidato del centrodestra del 2013 Tagnin nell’uninominale Bolzano-Bassa Atesina. Nella città di Bolzano potevo vincere, se non ci fosse stata Casapound, che dice di difendere gli italiani, mentre fa vincere gli altri, visto che è rimasta fuori dal parlamento”, ha concluso Biancofiore. Per quanto riguarda il risultato in tutto il Trentino Alto Adige, la coordinatrice regionale di Forza Italia vede “più luce che ombre”. “In Trentino abbiamo vinto ovunque”, conclude.

Il commento di Fraccaro (M5S)

Mellarini (Csx) pronto alle dimissioni

Dellai (Csx): “Trentino sempre più lontano da Bolzano”

“Questa volta più di altre, la tenuta della ‘anomalia’ trentina ha ceduto in modo totale e inspiegabile. Il centro sinistra autonomista é stato sconfitto e una larga maggioranza degli elettori si è affidata a forze nazionali radicalmente alternative, sia per valori che per concezione dell’Autonomia”. Lo afferma l’ex deputato trentino Lorenzo Dellai, battuto nel collegio uninominale della Camera a Pergine Valsugana da Maurizio Fugatti della Lega.

L’ex governatore trentino, aveva scelto nei giorni scorsi il comune di Sagron Mis, nel Primiero per chiudere la sua campagna elettorale. “Sorgono preoccupazioni pesanti e inquietanti per il futuro del nostro Paese – evidenzia Dellai -, ma non meno insidiosi sono i dubbi per quello che potrà accadere da noi, con un Trentino sempre più politicamente lontano da Bolzano e sempre più omologato a un’Italia in declino”.

Redazione:
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