E' bufera sugli ultimi giorni della campagna elettorale in Trentino. Gli imprenditori si schierano ed è subito polemica. Dopo che Mosna aveva apertamente sostenuto il governatore uscente, i rappresentanti di Alleanza nazionale, che lo avevano sempre considerato vicino alla loro parte politica, si sono sentiti traditi.
Cristano de Eccher, senatore del Pdl e presidente provinciale di Alleanza nazionale ha dichiarato di sentirsi "amareggiato". "Non me l'aspettavo proprio – ha precisato il senatore De Eccher -, ribadendo che Diego Mosna è entrato a fare parte del consiglio di amministrazione della Fondazione Bruno Kessler in quota centrodestra. Dopo quello che ha detto a favore di Dellai mi farebbe piacere che almeno abbandonasse quel ruolo e che si dimettesse dal Cda visto che si trova lì su proposta del consigliere provinciale Denis Bertolini in rappresentanza delle minoranze di centrodestra".
Le dimissionidi Mosna
Non ci ha messo molto a decidere il "patron" del Volley trentino. L'imprenditore trentino Diego Mosna ha rassegnato le dimissioni da membro del consiglio di amministrazione della fondazione Bruno Kessler.
Il titolare del gruppo Diatec e presidente di Trentino volley ha inviato poco prima delle 16.30 di lunedì una lettera di dimissioni alla presidenza del Consiglio provinciale e della fondazione Fbk.
"L'ho fatto – ha scritto nella sua lettera – per contribuire a smorzare i toni e a conferire il giusto equilibrio al dibattito politico". Lunedì mattina lo stesso presidente della provincia di Trento Lorenzo Dellai, lo aveva invitato a non raccogliere l'invito ad andarsene che gli era stato fatto dal centrodestra, dopo che che Mosna si era schierato apertamente in favore del candidato di centrosinistra.
La risposta del centrodestra era arrivata immediata con un duro attacco nei confronti di Mosna, che poche ore dopo ha ritenuto opportuno farsi da parte: "La mia è una scelta di carattere irrevocabile ed avrà decorrenza immediata".
