Lo ha confermato sabato, Claudio Riccobon, amministratore delegato della struttura sanitaria udinese. Interpellato dall'ANSA, Riccobon ha spiegato che ''sono in corso alcuni approfondimenti giuridici su aspetti tecnici e amministrativi, che proseguiranno attraverso alcune riunioni in programma dopo il 6 gennaio.
Nei giorni successivi – ha aggiunto – prenderemo una decisione''. L'Amministratore delegato ha precisato che gli approfondimenti giuridici ''riguardano le competenze di Stato e Regione per l'accreditamento delle strutture sanitarie sul territorio e la validita' dell'atto di indirizzo del ministro del Lavoro e della Salute, Maurizio Sacconi''.
Le polemiche delle scorse settimane
Il protocollo assistenziale di distacco dall'alimentazione artificiale di Eluana Englaro dovrebbe avere una durata di circa 15 giorni. E alla fine e' prevista l' autopsia. Lo avevano confermato nelle scorse settimane i vertici della casa di cura 'Citta' di Udine' dove la ragazza, in stato vegetativo permanente da 17 anni, dovrebbe essere trasferita, dopo le molte polemiche dei giorni scorsi.
L'equipe medica, ''20-25 persone perche' – aveva detto Claudio Riccobon, amministratore delegato della clinica – ci sono da organizzare anche i turni'', seguira' Eluana 24 ore su 24. L'equipe sara' guidata dal primario udinese di rianimazione, Amato de Monte. A Lecco, davanti alla clinica 'Beato Luigi Talamoni' dove da 14 anni è ricoverata Eluana, a Udine, dove la donna dovrebbe vivere i suoi ultimi giorni, regna il silenzio.
"I modi e i tempi non li diciamo – aveva spiegato nel corso di una conferenza stampa nel suo studio milanese -. Una delle ragioni, forse l'unica" della lettera inviata dal ministro per il Welfare, Maurizio Sacconi, alle Regioni "é che il ministro ha saputo dalla stampa che era imminente la cosa e ha fatto un atto diversivo".