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Eluana. La famiglia invoca il silenzio, ma il Governo chiede informazioni sulla clinica

Il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha chiesto alla Regione Friuli Venezia Giulia informazioni sul livello di abilitazione e assistenza della casa di riposo La Quiete, dove e' ricoverata Eluana Englaro.

La Regione Friuli Venezia Giulia, infatti, ha gia' acquisito un protocollo sottoscritto congiuntamente dalla Casa di ricovero La Quiete, dall' Azienda sanitaria 4 Medio Friuli, dove la stessa Quiete si trova, e l'associazione 'Per Eluana', cosituita la settimana scorsa a Udine per gestire la fase di attuazione del decreto della Corte d'Appello di Milano che autorizza l'interruzione e l'idratazione di Eluana. Lunedi' l'assessore alla Salute della Regione Friuli Venezia Giulia, Vladimir Kosic, aveva informato il Consiglio regionale di una precedente richiesta del Ministro Sacconi sullo stato giuridico della casa di riposo 'La Quiete' rispetto al Servizio sanitario nazionale. 

La prima notte a Udine

E' trascorsa in un clima di silenzio e di attesa la prima notte di Eluana Englaro nella casa di accoglienza La Quiete di Udine. Medici, infermieri e amministratori della Quiete mantengono un silenzio totale sulla vicenda di Eluana, ricoverata in una camera al primo piano della struttura sanitaria in attesa di essere trasferita al terzo piano, in una stanza piu' grande dove dovrebbe avvenire la progressiva interruzione di alimentazione e idratazione.  Da indiscrezioni, il protocollo non dovrebbe  però iniziare prima di due o tre giorni.

L'ultimo viaggio di Eluana

Beppino Englaro, padre di Eluana è arrivato a Udine poco dopo le 15. di martedì . Ha raggiunto lo studio dell'avvocato Giuseppe Campeis per un colloquio. Englaro e' arrivato da solo con la sua auto. L'ambulanza che trasportava Eluana Englaro, partita da Lecco all'1:30,  era arrivata alla casa di cura 'La Quiete' di Udine alle 5:54 di  martedì  mattina. Ad accoglierla c'era lo staff medico che dovra' attuare il protocollo del distacco dell'alimentazione forzata, che tiene in vita la donna in coma vegetativo da 17 anni. Ora si trova ricoverata in una piccola stanza nella struttura residenziale 'La Quiete' del capoluogo friulano.

Proprio a Udine e' stata accolta da una equipe medica – coordinata dal primario di anestesia Amato Da Monte che era 'salito' a Lecco per controllare da vicino tutte le tappe del 'distacco' dalla clinica Beato Luigi Talamoni dove la ragazza era assistita da 17 anni – che gratuitamente applichera' il protocollo di distacco del sondino che la alimenta e, quindi, la tiene in vita.

Sara' l'associazione 'Per Eluana' – composta dal primario Amato De Monte e da altri medici e tecnici specializzati – ad attuare, alla 'Quiete' di Udine, il protocollo di distacco del sondino che tiene in vita Eluana Englaro. Lo ha confermato l'avvocato Giuseppe Campeis che assiste la famiglia Englaro. L'associazione e' stata costituita con atto notarile la scorsa settimana a Udine. Ha stilato un'intesa con Beppino Englaro e, sulla base della sentenza della Corte d'Appello di Milano, anche un rigido protocollo che portera' gradualmente al distacco del sondino. Eluana, per tre giorni, continuera' infatti ad essere alimentata, come a Lecco. Solo in un secondo tempo sara' attuato il protocollo. 

"Sono devastato come padre e come medico"

''Sono profondamente devastato come uomo, come padre, come medico e come cittadino'': lo ha detto il primario del primo reparto di Anestesia dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, Amato De Monte, che lunedì notte ha accompagnato Eluana Englaro nel viaggio da Lecco al capoluogo friulano e che guidera' l'equipe disponibile ad attuare la sentenza per l'interruzione dell'alimentazione e dell' idratazione della donna. ''Tutto questo – ha detto De Monte – passa nettamente in secondo piano davanti al dolore della famiglia Englaro. ''Io penso – ha aggiunto De Monte – che tutta la societa' civile dovrebbe fare un grosso ripensamento su questa tematica''. 

La politica nazionale si mobilita

Il premier Berlusconi si rifiuta di commentare la scelta della famiglia, mentre Veltroni precisa che: "'In vicende cosi' delicate nelle quali si parla della vita e della morte di persone in carne ed ossa, ci vuole rispetto e discrezione da parte della politica. Ci sono, pero', sentenze ripetute e diverse che e' giusto siano rispettate''. Cosi' il segretario del Pd Walter Veltroni, conversando in Transatlantico con i giornalisti, interviene sulla vicenda di Eluana Englaro. ''Ci sono momenti – afferma Veltroni – e io mi sono attenuto nei quali la politica ha il dovere di pronunciare poche parole misurate. Ho solo due certezze: i genitori di Eluana sono le persone che hanno dentro di se' questo dramma e possono testimoniare la volonta' della loro fede''. E in secondo luogo, aggiunge il leader Pd, ''ci sono sentenze che e' giusto siano rispettate''. 

Categories: NordEst
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