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Eluana, un calvario iniziato nel 1992. Guarda l’intervista al padre e la notizia sui TG

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La scomparsa di Eluana nei TG 

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Il servizio sulla scomparsa di Eluana da SkyTg24 

La notizia sul TG1

Il servizio sul TG5 

La morte sui media internazionali

La notizia della scomparsa di Eluana Englaro e' stata riportata dai principali media internazionali. Poco dopo l'annuncio della morte della giovane donna, avvenuta alle 20.10 nella clinica la Quiete di Udine, la notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo dalla Cnn, alla Bbc, ai principali quotidiani. Sulla Cnn, dopo un breve annuncio, e' stato poi mandato un piu' ampio servizio da Roma che ha ripercorso le principli tappe della vicenda.

"Morta la donna italiana al centro di una controversia sul diritto di morire", si legge sulle ultimissime della Bbc, mentre il sito del quotidiano spagnolo El Mundo scrive "Morta Eluana Englaro" e pubblica una sua foto con un breve lancio in cui si ricorda che il Senato stava proprio discutendo il suo caso.

"Eluana e' morta" s'intitola il lancio comparso sul sito del quotidiano francese Le Figaro, mentre su "le Monde" si legge "Morte di Eluana Englaro la cui fine della vita ha diviso l'Italia". "Morta la donna italiana al centro di una controversia sull'eutanasia", riferisce l'agenzia stampa tedesca Dpa.

Pazienti in stato vegetativo 

Sono più di duemila in Italia i pazienti in stato vegetativo. E' il dato che è emerso da un recente monitoraggio condotto dall'apposita commissione del Ministero della Salute per fare il punto sull'assistenza sanitaria necessaria per questi casi.

Ogni anno si calcola inoltre che su circa 20 mila persone che entrano in coma per incidenti stradali o sul lavoro, ictus, arresti cardiaci, aneurismi, intossicazioni, oltre un terzo riesce a uscirne senza riportare danni permanenti. Più o meno il 50% di chi si risveglia, però, resta disabile. Per più di 500 pazienti inoltre il coma evolve in stato vegetativo, più o meno lungo, talvolta permanente. Come è successo a Eluana Englaro, che è stata tenuta in vita per 17 anni attraverso il trattamento di idratazione e alimentazione.

I centri dedicati ai pazienti in stato vegetativo cronico in Italia sono solo una quarantina, per un totale di oltre 300 posti letto. La maggior parte delle strutture è concentrata nelle regioni del Nord Italia.

Il calvario di Eluana

Alla casa di cura friulana era arrivata, da Lecco, all'alba del 3 febbraio, dopo che il 13 novembre scorso le sezioni unite della Cassazione avevano dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Milano che si era opposta al decreto della Corte d'appello che autorizzava l'ok a staccare la spina, rendendo cosi' esecutivo il decreto del giudice d'appello.

La tragica vicenda di Eluana aveva avuto inizio il 18 gennaio 1992, quando la donna, allora 20enne, ebbe un incidente stradale. Da quel momento è stata ricoverata a Lecco, in stato vegetativo permanente, alimentata da un sondino nasogastrico, fino al trasferimento nella casa di cura di Udice. Il padre della ragazza, Beppino, dal 1997 ne è diventato tutore di Eluana e da allora ha portato avanti la sua lotta per essere autorizzato a rifiutare l'alimentazione artificiale della figlia. Di seguito, le tappe del calvario di Eluana:

Gennaio 1992: E' la notte del 18 gennaio quando Eluana Englaro, 20 anni, finisce con la sua auto contro un palo dopo aver passato una serata in compagnia dei suoi amici. La ragazza viene ricoverata a Lecco, ha un grave trauma cranico e finisce in stato vegetativo permanente, senza alcuna speranza di riprendere coscienza, alimentata da un sondino nasogastrico. Una situazione che si differenzia dal coma profondo per il fatto che il paziente respira autonomamente pur senza coscienza, a causa della corte ccia cerebrale necrotizzata.

Gennaio 1993: La diagnosi diventa definitiva: e' passato un anno dal giorno dell'incidente ed Eluana si trova in uno stato vegetativo permanente. -1997: Il padre, Beppino Englaro, diventa tutore di Eluana . Vorrebbe mettere fine alla lunga agonia della figlia e comincia la sua battaglia giudiziaria. Vuole ottenere l'autorizzazione a rifiutare l'alimentazione artificiale.

Marzo 1999: Prima il Tribunale di Lecco, poi la Corte d'Appello di Milano rigettano le richiesta di interruzione delle cure.

Dicembre 2003: Il ricorso di Englaro viene dichiarato inammissibile dalla Corte d'Appello del Tribunale civile di Milano per la seconda volta: quello verso Eluana non e' accanimento terapeutico perche' non e' curata con farmaci ma solo alimentata artificialmente.

Marzo 2004: Il padre di Eluana e la madre, Saturna Minuti, rivolgono un appello al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e chiede la sospensione dell'alimentazione artificiale.

Aprile 2005: Anche la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di Beppino Englaro.

Ottobre 2007: Dopo 15 anni di calvario, ecco che la Cassazione apre uno spiraglio per le richieste di Beppino Engalro. Gli ''ermellini'' accolgono la tesi della famiglia e dispongono un nuovo processo. Per la Cassazione il giudice puo', su istanza del tutore, autorizzare l'interruzione in presenza di due circostanze: la condizione di stato vegetativo della paziente apprezzata clinicamente come irreversibile e l'accertamento, sulla base di elementi tratti dal vissuto della paziente che questa, se cosciente, non avrebbe prestato il suo consenso alla continuazione del trattamento.

Luglio 2008: La Corte d'Appello civile di Milano da' il via libera a chiedere la sospensione delle cure che tengono in vita Eluana. -AGOSTO 2008: Camera e Senato propongono un conflitto tra poteri dello stato alla Corte Costituzionale contro le sentenze della Cassazione del 2007 e della Corte d'Appello civile di Milano.

Settembre 2008: La Procura Generale di Milano ricorre in Cassazione contro la sentenza emessa dalla Corte d'appello civile a 'favore' di Beppino Englaro. Successivamente chiede la sospensione del decreto che autorizza il padre a chiedere la sospensione delle cure se avesse trovato un hospice dove dar seguito alle sue volontà.

Ottobre 2008: La Corte d'Appello Civile non interviene sulla sospensione richiesta dalla Procura Generale perche' sono venuti meno i caratteri di urgenza. La sera stessa, la Corte Costituzionale boccia i ricorsi di Camera e Senato in merito tra poteri dello Stato.L'ultimo appuntamento giudiziario e' fissato a novembre: la Corte di Cassazione a sezioni unite decide il destino di Eluana.

13 novembre 2008: Oggi la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso della Procura di Milano e autorizza i medici a sospendere l'alimentazione alla donna in coma da 17 anni.

3 febbraio 2009: All'alba Eluana Englaro arriva alla casa di cura 'la Quiete', dove si procedera' allo stop all'alimentazione e all'idratazione.

6 febbraio 2009: Viene attivato il protocollo previsto per la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione forzata.

9 febbraio 2009: Alle 20.10 Eluana Englaro si spegne nella casa di cura di Udine.

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