Un vero e proprio terremoto mette a dura prova la campagna elettorale in Trentino. Dopo gli scossoni dell'inchiesta sugli appalti e le dimissioni di peso, ora tocca all'esclusione di uno dei partiti di prima linea, al quale se ne somma anche un secondo.
La notizia è arrivata nelle redazioni, nella tarda serata di venerdì, quando si è saputo che sono ben due le liste escluse dall'ufficio centrale circoscrizionale della Provincia autonoma di Trento per le prossime elezioni provinciali.
Con l'Udc di Casini (apparentato nello schieramento di centrosinistra con Lorenzo
Dellai, governatore uscente) vi sono anche gli Autonomisti popolari, che sostenevano il sen. Sergio Divina candidato presidente del centrodestra.
L'esclusione e' legata a vizi nella autocertificazione e nella mancata prova della carica del sottoscrittore. Sabato mattina sarà invece la volta dell'estrazione dei simboli sulla scheda.
L'esclusione dell'Udc trentino
La lista dell'Udc e' stata esclusa dalla commissione elettorale provinciale dalle elezioni amministrative del 26 ottobre.
Alla base della decisione c'e' la mancata convalida da parte di un pubblico ufficiale della firma del segretario provinciale del partito sotto la lista dei candidati. La lista era stata regolarmente presentata.
In una nota l'Udc afferma che "La vita politica democratica e', anche in questo caso, vittima di una debordante burocrazia". Il partito ha già inoltrato la richiesta di sospensiva al Tar di Trento.
Il centrodestra scenda in piazza
Intanto, il centrodestra scende in piazza a Rovereto, per chiedere le dimissioni del Governatore Dellai. La motivazione è collegata all'inchiesta degli appalti truccati che ha coinvolto un suo ex assessore della Giunta provinciale, Silvano Grisenti.