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Estinzione anticipata dei mutui per Itea e patrimonio del Trentino

Operazione per ridurre il debito e al contempo utilizzare positivamente la disponibilità di cassa della Provincia

Trento – Riduzione del debito degli enti del sistema pubblico provinciale e utilizzo positivo della cassa: è questo l’obiettivo di due distinte deliberazioni approvate oggi dalla Giunta provinciale. In base ai dispositivi, a firma rispettivamente degli assessori Mauro Gilmozzi e Carlo Daldoss, si mettono a disposizione delle società Patrimonio del Trentino e Itea le risorse per l’estinzione anticipata di alcuni mutui in essere, fatta salva la verifica di convenienza economica delle operazioni, che sussiste qualora il valore dell’indennizzo risulti inferiore al valore attuale degli interessi che residuano dal piano di ammortamento. Si tratta di circa 175 milioni di euro per Itea e di 25 milioni di euro per Patrimonio del Trentino, comprensivi del residuo debito e dell’indennizzo. In base a una norma della Finanziaria 2015 la Provincia è autorizzata ad anticipare ai Comuni e alle società da essa controllate le risorse necessarie per l’estinzione anticipata. Sono escluse le operazioni di durata inferiore ai due anni, quelle a tasso zero nonché quelle non convenienti dal punto di vista fiscale o contabile. La finalità è appunto quella di conseguire un beneficio complessivo sulla finanzia pubblica provinciale, riducendo il livello di indebitamento e gli oneri finanziari collegati a carico del sistema provinciale, consentendo altresì l’utilizzo da parte della Provincia della propria disponibilità di cassa.

Recentemente la Giunta provinciale aveva approvato i criteri e le modalità per l’estinzione anticipata dei mutui e delle altre operazioni di indebitamento delle società, previsti appunto da una norma della Finanziaria.
Con la prima deliberazione si dispone in favore di Itea spa una concessione di credito per un importo massimo di 174.468.049,97 euro. Con la seconda si assegna una concessione di credito a Patrimonio del Trentino spa per un importo massimo di 25.530.616,43 euro.
L’operazione non è soggetta al patto di stabilità e consente appunto alla Provincia autonoma di Trento di utilizzare le risorse disponibili in cassa, riducendo corrispondentemente il debito complessivo del sistema provinciale.
L’operazione per la Provincia è complessivamente neutra dal punto di vista finanziario perché a fronte di un esborso di 200 milioni di euro, si recuperano, annullandoli, i limiti di impegno a suo tempo stanziati sui bilanci pluriennali a favore di due società per pagare i mutui sottoscritti.

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