Nella strage del volo ET 302 sono morte 157 persone, tra cui 8 italiani (chi sono)
Roma (Adnkronos) – All’indomani del disastro dell’Ethiopian Airlines, costato la vita a 157 persone, fari puntati sul 737 MAX 8, il modello di Boeing schiantatosi a Bishoftu, a una quarantina di chilometri da Addis Abeba da dove era partito solo 6 minuti prima. Etiopia, Cina e Indonesia hanno infatti deciso per lo stop al velivolo. E il titolo Boeing in giornata crolla e poi frena a Wall Street, con un meno -5,33%. Se l’andamento venisse confermato, si tratterebbe della perdita più marcata dagli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.
L’Enac è in contatto con la Easa, European Aviation Safety Agency, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea, per le eventuali determinazioni europee in merito alla tipologia di aeromobili Boeing 737 Max 8. Lo rende noto l’ente nazionale per l’aviazione civile. L’Easa da parte sua riferisce in un comunicato che sta monitorando gli sviluppi dell’inchiesta ed è in contatto sia con la Faa che i costruttori: “Pubblicheremo immediatamente ogni ulteriore informazione sul nostro sito quando le necessarie informazioni saranno disponibili”. “I pensieri dell’Easa sono rivolti alle famiglie e amici delle vittime del volo Et302 di Ethiopian Airlines”, sottolinea l’Easa.
Le vittime
Sei sono i minuti trascorsi dal momento in cui il Boeing 737 Max-8 è decollato (alle 8.38 locale) a quando il pilota alle 8.44 chiede di rientrare parlando di problemi tecnici. Gli viene dato il via libera ma in altri 4 minuti l’aereo, con a bordo 157 passeggeri tra cui 8 italiani, scompare dai radar. Lo schianto avviene a Bishoftu, una quarantina di chilometri da Addis Abeba, da dove era partito.
A bordo del volo ET 302 della Ethiopian Airlines, diretto a Nairobi, c’erano persone di ogni nazionalità: oltre ai nostri 8 connazionali, sette britannici, sette francesi, 18 canadesi, 32 kenioti, 9 etiopi, otto statunitensi e otto cittadini cinesi. Tra i cittadini italiani deceduti tre volontari della Africa Tremila Onlus di Bergamo – il presidente Carlo Spini, la moglie Gabriella e il tesoriere Matteo Ravasio – l’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, l’archeologo Sebastiano Tusa, due funzionarie Onu, Maria Pilar Buzzetti e Virginia Chimenti, Paolo Dieci, presidente del Cisp, Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, e Rosemary Mumby.
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Come riferito dal Ceo della compagnia aerea, Tewolde Gebremariam, quell’aereo “aveva effettuato una sosta di oltre tre ore a terra dopo essere arrivato dal Sudafrica – ha spiegato in una conferenza stampa -, è arrivato senza problemi ed è stato fatto ripartire senza problemi”. Ma il pilota del volo della strage si era accorto che il velivolo aveva un problema ed aveva chiesto ed ottenuto dai controllori di volo dell’aeroporto di Addis Abeba di tornare a terra con un atterraggio di emergenza, ha riferito ancora Gebremariam. Sia il comandante – Yared Mulugeta, nato in Etiopia ma di cittadinanza keniota, che aveva anzianità professionale e conduceva lo stesso aereo dal novembre del 2007 – che il secondo pilota, Ahmednur Mohamednur, avevano una grande esperienza, ha sottolineato il Ceo, facendo presente come il Boeing 737 Max-8 avesse passato l’ultimo controllo di routine di manutenzione il 4 febbraio scorso. “I dati della rete ADS-B di Flightradar24 mostrano che la velocità verticale era instabile dopo il decollo” ha affermato l’organizzazione di rilevamento dei voli con sede in Svezia su Twitter.
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Etiopia e Cina lasciano a terra Boeing 737 Max – Etiopia e Cina hanno deciso di lasciare a terra la loro flotta di Boeing 737 MAX in attesa dell’esito dell’inchiesta sulle cause della tragedia aerea di ieri. La decisione sulle linee aeree etiopi annunciata questa mattina è una “precauzione di sicurezza in più”, precisa in un comunicato Ethiopian Airlines. “Anche se non conosciamo ancora la causa dell’incidente, abbiamo dovuto decidere di lasciare a terra questi aerei come misura di sicurezza in più”. La stessa decisione è stata annunciata dall’Autorità per l’aviazione civile in Cina (CAAC). Boeing 737 MAX sono in servizio di Air China, China Eastern Airlines e China Southern Airlines. Anche nel caso del Boeing 737 MAX precipitato lo scorso 29 ottobre in Indonesia, l’incidente era avvenuto poco dopo il decollo e l’aereo, operato dalla Lion Air, era nuovo.