Così l’assessore Donazzan nel corso di un tavolo istituzionale sul tema della contraffazione
Venezia – L’assessore al lavoro della Regione, Elena Donazzan, ha convocato presso la sede di Veneto Lavoro a Mestre (Venezia) un tavolo istituzionale per affrontare il tema della contraffazione – con particolare riferimento al settore della moda – a seguito dell’intensificazione dei controlli effettuati dagli organi preposti. All’incontro, fortemente partecipato e dibattuto, hanno preso parte i rappresentati delle organizzazioni sindacali, delle associazioni datoriali e di categoria competenti in questo specifico settore.
Diverse le proposte e gli spunti emersi, su tutti la condivisa necessità di intensificare il sistema di prevenzione e repressione dei fenomeni illegali per raggiungere un livello di produzione e commercio sano e virtuoso, che garantisca e preservi le imprese regolari e sanzioni severamente quelle irregolari. Tolleranza zero nei confronti di coloro che non rispettano le regole: è l’approccio richiesto a gran voce dai partecipanti, approccio che va indirizzato, in modo particolare, nei confronti dei principali responsabili dell’ampia frazione fallace e irregolare dell’attuale sistema: i cinesi. Le imprese cinesi irregolari, infatti, facendo dell’abusivismo, della violazione dei diritti dei lavoratori e della contraffazione dei prodotti il loro modello di riferimento, contribuiscono ad impoverire il tessuto economico del territorio con azioni di concorrenza sleale.
Per scardinare questo sistema, i partecipanti al tavolo coordinato dall’assessore Donazzan hanno espresso la necessità di fare fronte comune con la Regione del Veneto mettendo a disposizione le proprie competenze a supporto delle forze dell’ordine e della magistratura, per arrivare a risposte tangibili con l’utilizzo di strumenti pratici e operativi. Nel dibattito è emerso anche un fronte dei consumatori a tutela del Made in Italy, che ha ravvisato la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica affinché presti maggiore attenzione nell’acquistare merci che non siano contraffatte e prodotte senza il rispetto delle leggi.
“È stato un tavolo molto operativo”, ha affermato Donazzan al termine dell’incontro, aggiungendo “Chi compra contraffatto boicotta il proprio popolo, mettendo in ginocchio le imprese venete ed italiane”. Il tavolo si è concluso con alcuni impegni condivisi: individuare in Unioncamere del Veneto, presente con il suo presidente neo eletto Fernando Zilio, l’elaborazione di un protocollo regionale sui controlli unitamente ad una quantificazione dei danni economici che il fenomeno della irregolarità produce al sistema; e l’altro impegno affidato al già esistente coordinamento sul sistema moda delle associazioni di categoria, che coinvolgerà le organizzazioni sindacali per addivenire ad un Patto sulla correttezza.