Napoletani più tartassati – Saranno i cittadini napoletani i piu’ tartassati dalla nuova imposta municipale unica, l’Imu, prevista nel decreto attuativo sul federalismo fiscale riguardante il fisco municipale. E’ quanto emerge da uno studio del Pd nel quale il senatore Marco Stradiotto a messo a confronto il sistema fiscale attuale con i trasferimenti statali agli enti locali per garantire i servizi essenziali e le risorse derivanti dall’autonomia impositiva. Il gettito per abitante delle tasse e delle imposte devolute nella citta’ partenopea sarebbe di 669 euro per abitante. A seguire i piu’ colpiti sarebbero i bolognesi con 555 euro annui per abitante e gli aquilani (548 euro per abitante). L’Imu piu’ bassa e’ invece quella di Brindisi: 166 euro annui per abitante, seguita da Benevento (176 euro) e Catanzaro e Reggio Calabria (179 euro per abitante).
Salasso per il Sud – Un taglio drastico delle risorse per il comune dell’Aquila (-66%) che perde 26.294.732 milioni, seguito di poco da Napoli (-61%) che perde quasi 400 milioni (392.969.715), essendo pero’ il comune che riceve i trasferimenti statali piu’ alti rispetto a tutti gli altri capoluoghi italiani (668 euro per abitante di fronte a una media di 387 euro). E’ quanto risulta da una proiezione del Pd, fatta dal senatore Marco Stradiotto sulla base di dati della Copaff, che mette a confronto i trasferimenti statali del 2010 comune per comune con l’importo delle tasse devolute agli enti locali in base al federalismo fiscale.
Se il nuovo fisco previsto nel federalismo municipale andra’ in vigore il capoluogo abruzzese incassera’ 13.706.592 di euro di tasse (la somma delle imposte sul registro e ipotecarie, dell’Irpef sul reddito da fabbricati e del presunto introito della cedolare secca sugli affitti) a fronte di 40.001.324 milioni di trasferimenti avuti nel 2010. Si tratta di -360 euro all’anno per abitante. I cittadini aquilani pagheranno, infatti 188 euro di Imu, mentre attualmente per ognuno di loro vengono dati al Comune 548 euro.
Non va meglio a Napoli che con grazie all’autonomia impositiva incassa 252.054.150 euro, ma nel 2010 ha avuto trasferimenti per 645.023.865. E ancora Roma perde 129.540.902 euro (il 10% delle entrate); Palermo 185.727.331 euro pari al 55% dei fondi per i servizi essenziali, cosi’ come Cosenza. E sono soprattutto i comuni del sud a essere penalizzati, Messina perde il 59%, Taranto il 50%.
Confrontando le entrate con la futura imposta municipale unica prevista dal federalismo fiscale con i trasferimenti del 2010 e vedendo la differenza in milioni di euro e in percentuale:
Differenza Percentuale:
L’Aquila 13.706.592 40.001.324 -26.294.732 -66%
Potenza 11.680.583 26.591.682 -14.911.099 -56%
Catanzaro 16.733.178 30.899.074 -14.165.896 -46%
Napoli 252.054.150 645.023.865 -392.969.71 -61%
Bologna 208.199.304 148.323.570 59.815.734 +40%
Roma 1.188.852.8 1.318393.7 -129.540.90 -10%
Genova 204.874.528 261.160.556 -56.286.027 -22%
Milano 668.900.317 499.195.506 169.704.812 +34%
Ancona 31.337.273 28.538.215 2.799.058 +10%
Campobasso 11.171.989 10.649.507 522.482 +5%
Torino 311.014.795 365.549.542 -34.534.747 -9%
Bari 102.139.488 115.569.438 -13.429.950 -12%
Cagliari 51.414.857 50.241.018 1.173.839 +2%
Palermo 154.485.090 340.212.421 -185.727.33 -55%
Firenze 213.736.372 160.492.897 53.243.475 +33%
Perugia 47.669.193 48.456.022 -786.830 -2%
Venezia 124.631.463 99.016.787 25.614.676 +26%