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Buon Compleanno SAT: festeggiati i 150 anni al rifugio Graffer

La Sat festeggia al rifugio Graffer, sopra Madonna di Campiglio. Proprio dove un secolo e mezzo fa fu fondata la Società Alpinisti Tridentini. Inaugurata la mostra a Campiglio. A Primiero, tornano i Libri di Vetta.  Progetto editoriale SAT: ghiacciai del Trentino


Madonna di Campiglio (Trento) – Buon 150° compleanno SAT. Per celebrare l’importante traguardo, è stato organizzato un trekking per raggiungere quota 2261 metri, poi i discorsi ufficiali e il ricordo dei soci fondatori.

Anna Facchini, presidente della Sat, ha ricordato: “Vivevano dopo la seconda metà dell’800, quando il Trentino era ancora impero asburgico. Oggi siamo in un contesto completamente cambiato ma la Sat c’è ancora. Questo significa saper interpretare la modernità per 150 anni“.

Alla festa erano presenti delegazioni da Veneto, Lombardia, Alto Adige. Oltre al presidente generale del Cai Antonio Montani: “La Sat è un esempio di come si possano coniugare valori e amore per la montagna ad un’organizzazione efficiente che trasmette questi valori al territorio”. Presenti anche le voci del coro della Sosat, la Sezione Operaia Società Alpinisti Tridentini. Nel repertorio canti tradizionali per un coro che nel 2026, raggiungerà il secolo di storia.

La storia della SAT

La Società degli Alpinisti Tridentini (SAT) venne fondata a Madonna di Campiglio il 2 settembre 1872 con il nome di Società Alpina del Trentino. I soci fondatori intendevano promuovere la conoscenza delle montagne trentine, lo sviluppo turistico delle vallate e “l’italianità‘” del Trentino. I mezzi per perseguire tali scopi erano: la costruzione di rifugi, la realizzazione di sentieri, i finanziamenti agli albergatori, l’organizzazione delle guide alpine, l’ascensione di cime e la pubblicazione di scritti geografici e alpinistici. Primo presidente fu Prospero Marchetti, vice-presidente Nepomuceno Bolognini. Venne assunta quale motto sociale una poesia dell’americano Henry Wadsworth Longfellow: Excelsior!


I congressi e la vita associativa

I soci venivano convocati due volte l’anno in un ritrovo primaverile e in uno estivo – i Congressi – nel corso dei quali venivano presentate relazioni alpinistiche, geografiche, naturalistiche, storiche e veniva tracciato l’andamento dell’associazione. La prima riunione costitutiva si svolse a Madonna di Campiglio nel 1872, mentre il primo congresso si svolse ad Arco nel 1873; nel 1994 si celebrò a Trento il centesimo.

Conquistare l’Italia, un rifugio alla volta

Alla sua nascita la SAT (inizialmente “Società Alpina del Trentino”) non nascose il suo intento di rivendicare l’italianità del Trentino, e nel 1876 il Tribunale di Trento sciolse la Società che aveva manifestato esplicitamente le sue tendenze irredentiste in uno scritto pubblicato sul III Annuario.  L’anno successivo la Società venne rifondata con l’attuale nome: Società degli Alpinisti Tridentini.

Nel 1881 venne costruito il rifugio alpino Tosa, nel settore centrale delle Dolomiti di Brenta. Si trattava del primo rifugio costruito dalla SAT: la costruzione dei rifugi non assolveva solo agli scopi indicati dallo Statuto, ma rappresentava anche la volontà di marcare nettamente il territorio montano in contrapposizione ai rifugi del Deutsche und Oesterreichischer Alpenverein. La costruzione dei rifugi e l’intitolazione delle cime furono territorio di aspro scontro tra italiani e austro-tedeschi.

Tra le guerre mondiali: l’ingresso nel CAI

Nel corso della Grande Guerra molti soci della SAT si arruolarono nell’esercito italiano (Cesare Battisti, Fabio Filzi, Damiano Chiesa, Guido Larcher, Tullio Marchetti ecc.) Nel 1920 la SAT divenne sezione del Club Alpino Italiano (CAI), mantenendo caratteristiche di autonomia. Gli anni che portano alla seconda guerra mondiale sono caratterizzati soprattutto dal ripristino dei rifugi, delle opere danneggiate dalla guerra e dall’apertura dell’alpinismo a tutti gli strati sociali con la nascita della SOSAT (Sezione operaia della SAT).

La nascita del Soccorso Alpino

Il Soccorso alpino, fondato, primo in Italia nel 1952 con il nome di Corpo Soccorso Alpino SAT, dal 2002 è parte della Protezione civile della Provincia di Trento con il nome di Soccorso alpino del Trentino .

Montagne di parole e fotografie

Fin dalla sua fondazione la SAT ha intrapreso un’intensa attività editoriale con la pubblicazione di ventisei annuari e di oltre 400 pubblicazioni sociali, commemorative e scientifiche. Dal 1904 pubblica il “Bollettino” sociale.

L’associazione oggi

Attualmente la SAT annovera quasi 25.000 soci, suddivisi in numerose Sezioni che abbracciano tutto il territorio trentino, valorizzando ogni vallata. Gestisce rifugi, bivacchi e diverse altre strutture che sono punto di riferimento indispensabile per la sicurezza e il ristoro degli alpinisti. Cura la segnaletica e la manutenzione di 5.500 km di sentieri alpini, sentieri attrezzati e vie ferrate grazie al lavoro dei soci volontari. Ed è proprio il volontariato, l’impegno per il bene comune, che contraddistingue la vita associativa della SAT: uno dei più preziosi omaggi alle Dolomiti e a tutte le montagne del Trentino.

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