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Festival Economia 2022 al Gruppo 24 Ore: più vicini alle valli e al territorio

COLORE Nella foto: manifesti - scoiattolo Festival dell’Economia Piazza Duomo Trento, 31 maggio 2019 Foto: Nicola ECCHER

Il nuovo Festival dell’economia di Trento si svilupperà attraverso tre filoni: quello accademico, quello sull’economia industriale ed il coinvolgimento del territorio

NordEst – Sarà, ha detto il direttore del quotidiano Sole 24 Ore e nuovo direttore scientifico del Festival, Fabio Tamburini, nel corso della conferenza stampa di presentazione, un “progetto aperto”.

Quello del 2022, ha aggiunto, “non sarà il Festival del Sole 24 ore ma il Festival delle economia della città di Trento. Il Sole 24 ore ha una presenza importante legata allo Studio Frizzera, punto di forza dell’area nord e noi andiamo verso la valorizzazione di quanto offre la città di Trento ed il Trentino. Questa sarà la caratterizzazione per le prossime edizioni”.

Della composizione del comitato scientifico e di quello editoriale si sta discutendo con l’Università di Trento che – ha proseguito Tamburini – “dovrà avere un ruolo perfino superiore a quello avuto fino ad oggi perché i protagonisti saranno le forze che ci sono sul territorio”. È coinvolto anche l’ex ministro Giulio Tremonti, ha confermato Tamburini, “come sono state coinvolte personalità molto diverse. Lui verrà a portare un contributo come economista e presidente di Aspen non come ex ministro del governo Berlusconi perché il confronto tra idee diverse è sempre condizione di crescita”.

“Da una parte c’è continuità – ha proseguito Silvestri – raccogliamo il testimone ed è giusto dare coerenza a questo storia molto importante ma dall’altra vogliamo portare innovazione, linguaggi diversi e mettere in campo la potenza di fuoco di una grande piattaforma informativa come quella del Sole 24 ore. Rispetto a quanto fatto in passato abbiamo in mente di offrire un palinsesto molto ricco ma con una linea che punti ad asciugare la numerosità degli eventi, pensiamo sia corretto offrire più contenuti ma dare più ordine e razionalizzare il palinsesto con un’offerta molto ricca capace di attrarre sensibilità diverse. Porteremo ulteriori e nuovi contenuti.

Produciamo più di 100 eventi all’anno e la nostra intenzione è portare sul territorio alcuni degli eventi di maggior successo come gli Stati generali della cultura che abbiamo realizzato prima dell’estate. O un road show come Innovation day”. 


In breve

Conclusa con l’approvazione di cinque mozioni la prima sessione consiliare di ottobre. L’ultima delle tre giornate in aula dell’assemblea legislativa provinciale

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