NordEst

Finanziaria Trentino, Dellai: “Per crescere serve un colpo d’ala”

Share Button
Da lunedì i lavori riprendono – Dopo la lettura della relazione, Renzo Anderle, alla guida dell’assemblea legislativa al posto del presidente Kessler, ha sospeso i lavori che riprenderanno lunedì mattina alle 10.00, con la discussione generale della manovra finanziaria, per poi proseguire fino a venerdì 17 dicembre, quando l’esame del bilancio di previsione dovrebbe concludersi con il voto.

Con la lettura in aula delle relazioni di maggioranza e minoranza da parte di Michele Dallapiccola del Patt e di Alessandro Savoi della Lega Nord Trentino, che hanno dato ampiamente conto dei lavori preparatori prodotti il mese scorso dalla prima commissione permanente, è iniziato venerdì mattina in Consiglio provinciale l’esame finale dei disegni di legge 157 (collegato) e 158 (bilancio) relativi alla manovra finanziaria proposta dalla Giunta per il 2011 e il triennio 2011-2013.

L’intervento di Dellai – Il presidente della Provincia Lorenzo Dellai, con una relazione di quasi 23 pagine ha illustrato la manovra all’assemblea legislativa. Il Trentino "vive un tempo strano" – ha esordito – nel quale "la tradizionale solidità civile ed istituzionale della nostra terra viene sempre più spesso filtrata attraverso una sorta di caricatura, nella quale scompaiono i molti che per fortuna hanno molto da dare e diventano protagonisti i pochi che hanno solo da chiedere, da pretendere, da protestare". E ha proseguito: "questa apparente deriva ‘del tutti contro tutti’ è l’esatto contrario di ciò che serve al Trentino. Una indicibile confusione sulla tolda della nave non aiuta la navigazione in un mare che si preannuncia sicuramente insidioso".

Serve una svolta – Il presidente ha segnalato che dopo l’Accordo di Milano la finanza provinciale non avrà più il ruolo "forte" conosciuto in passato, dipendendo ora solo dal gettito prodotto in Trentino e, dunque, dalle dinamiche di crescita della nostra economia. Per questo, "se vogliamo mantenere la nostra qualità della vita non possiamo esimerci da un impegno collettivo per una crescita più sostenuta. Non una crescita purchessia, ma fondata sulla capacità di innovazione, sulla qualità sociale, sulla sostenibilità di lungo periodo". Per questo "serve un nuovo atteggiamento dell’opinione pubblica e dei poteri pubblici", ma "serve anche un colpo d’ala del settore privato: non basta più ripercorrere strade già conosciute", urgono "una positiva discontinuità, più innovazione, nuovi progetti, nuovi mercati da esplorare, anche nuove leadership".
Due, in questo quadro, sono gli orientamenti politici della Giunta evidenziati dal presidente: "mettere in sicurezza il valore della coesione sociale", consolidando un sistema efficiente e generalizzato di welfare; e "spingere il sistema produttivo e dei servizi a riposizionare le proprie attività verso mercati e settori caratterizzati da una maggiore aspettativa di crescita".

La terza fase della strategia anticrisi – Il presidente ha spiegato come la manovra sia ispirata ad una "fase tre" della strategia anticrisi. "La fase uno è stata la risposta alla crisi di liquidità della fine del 2008. La fase due è coincisa con robusti interventi sulla domanda orientata a sostenere l’economia locale attraverso l’investimento pubblico e a stabilizzare i redditi delle fasce medio basse della popolazione". "La fase tre", partendo dalla consapevolezza che il sostegno alla crescita non potrà contare ancora in prevalenza sulla spesa pubblica, "vedrà la politica provinciale gradualmente indirizzata verso un modello di uso della domanda pubblica non più come ‘sostituto’ di quella privata, ma come ‘attivatore del potenziale competitivo’ del nostro sistema. L’idea guida – ha chiarito Dellai – è quella di generare, attraverso una domanda interna selezionata, vantaggi competitivi e condizioni di massa critica che le nostre imprese possano valorizzare in nuovi mercati".

I nodi critici – Il capo dell’esecutivo ha poi sottolineato quattro "nodi critici": il sistema delle imprese ancora di dimensioni troppo piccole, poco patrimonializzate e non adeguatamente propense a costruire progetti condivisi e di sistema; il mercato del lavoro con i problemi della disoccupazione giovanile (all’8,9%), della temporaneità dei contratti e del tendenziale divario tra domanda e offerta locale di impieghi qualificati, perché il capitale umano altamente istruito migra verso altri territori; il sistema del welfare con il disagio diffuso tra i giovani ("il nostro – ha osservato Dellai – è un sistema che investe molto in pensioni, sanità, assistenza a favore delle generazioni più anziane ed assai poco a favore delle nuove generazioni e del loro diritto ad analoghe forme di sicurezza quando anziani lo diventeranno loro"); infine la pubblica amministrazione, dove anche con l’introduzione di criteri meritocratici, di incentivi e sanzioni per distinguere chi lavora di più e chi si impegna di meno, "contiamo di poter vincere la scommessa di una radicale riforma della Provincia insita nella partenza delle Comunità di Valle e nei principi di riordino del funzionamento di tutta la rete istituzionale dell’Autonomia". Quanto alla "tendenziale invasività della pubblica amministrazione" il presidente ha preannunciato, per l’equilibrio del bilancio nel medio periodo, "forti adeguamenti nella struttura della spesa corrente", "razionalizzazione nella gestione dei servizi di pubblico interesse" e la volontà di "aumentare l’area dei servizi profit, accrescendo anche in questo modo le opportunità di lavoro non pubblico".

Le priorità –
Per superare queste criticità Dellai ha proposto sei linee prioritarie tracciate della manovra finanziaria: "riorientare la domanda pubblica come leva dell’investimento nei settori innovativi capaci di trainare la crescita"; "rafforzare gli interventi di contesto nei settori più importanti per la competitività del Trentino"; "rivedere nel senso della selettività gli incentivi alle imprese, al fine di promuovere la crescita dimensionale o la costituzione di reti e di filiere, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la qualità di impresa, l’avvio di nuove iniziative; modernizzare il settore pubblico; attivare la delega sugli ammortizzatori sociali; impostare il nuovo welfare del futuro". A questo riguardo il presidente ha citato tra l’altro anche i fondi integrativi proposti con un suo emendamento alla finanziaria, che "in una logica di sussidiarietà e responsabilità dovrebbero essere orientati in armonia con l’offerta sanitaria pubblica della Provincia sia per coprire aree di intervento oggi non sempre tutelate, sia per rafforzare gli obiettivi di prevenzione delle politiche sanitarie pubbliche".

La nuova potestà della Provincia – Occorre "responsabilità – ha proseguito Dellai – anche nell’acquisizione delle risorse finanziarie provinciali". Da questo punto di vista, grazie alla potestà in campo fiscale, che "prevede – a regime – la possibilità di istituire nuovi tributi e manovrare le aliquote degli altri tributi", la Provincia potrà sostenere le politiche di incentivazione, consentendo la detraibilità diretta dalle imposte di svariate forme di incentivi sia nei confronti di singoli cittadini sia alle imprese, in sostituzione dei tradizionali contributi finanziari, con evidente eliminazione di complessi passaggi burocratici".

Nell’espressione "meglio con meno" è riassunta, secondo il presidente, "la cultura politica della nostra coalizione di governo". Dellai ha concluso affermando di aver parlato "più di altre volte col cuore" "cercando di indicare – come è dovere del capitano di una nave – una rotta disegnata su una mappa per molti aspetti imperscrutabile". E ancora: "sappiamo che non sarà una passeggiata, ma non abbiamo paura di niente e di nessuno". "Se qualcuno pensa che la mia ispirazione sia quella di essere o di apparire ‘un uomo solo al comando’ si sbaglia di grosso: questi non sono tempi per solitudini ricercate, tanto sono complesse e dure le sfide per il futuro. Ma, proprio perciò, questi non sono neppure tempi per ‘sugheri galleggianti’ o per leader chip di carta pesta". Il presidente ha infine manifestato gratitudine al mondo straordinario del volontariato e in particolare a quello della protezione civile, e riservato "un pensiero ai ragazzi". "A quelli che stanno protestando e a quelli che non lo hanno fatto", che vivono comunque un profondo disagio esistenziale e per il futuro".

Prossima convocazione del Consiglio provinciale:

  • In breve dal Consiglio regionale:
TRENTO/Approvata la Finanziaria – Un emendamento straordinario presentato dalla Giunta Regionale ha sbloccato la seduta del Consiglio Regionale, congelata dall’ostruzionismo portato avanti dalla Lega Nord attraverso una serie di emendamenti alla legge Finanziaria, approvata alle 4.21 del mattino.
Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *