NordEst

Fumata nera in Consiglio regionale: nei Comuni non cambia nulla

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Chiusi i lavori – Al termine della discussione generale sul disegno di legge n.15: Modifiche alle disposizioni regionali in materia di ordinamento ed elezione degli organi dei Comuni, si è chiusa la seduta del Consiglio Regionale.

Dopo aver chiesto ai proponenti degli emendamenti e degli ordini del giorno la disponibilità a ritirarli, infatti, vista l’impossibilità da parte degli uffici di metterli a disposizione in italiano e tedesco a causa della mancanza di un tempo sufficiente per la traduzione, Lamprecht ha sospeso la seduta. In base alle disposizioni dello Statuto di Autonomia, per garantire l’accesso a tutta la documentazione da parte dei consiglieri, i testi presentati devono essere tradotti e pubblicati in entrambe le lingue.

Poiché gran parte degli emendamenti e degli ordini del giorno, più di 1000 pagine, non sono pervenuti alla segreteria in un tempo ragionevole per la traduzione, l’Ufficio di Presidenza ha dovuto rispettare la procedura di chiusura, al fine di rimanere entro le disposizioni dello Statuto e garantire il diritto di appartenenza linguistica.
La prossima seduta è prevista per il 9 febbraio 2010.

La discussione –
"Questa diuscussione mi sembra molto difficile – ha detto Thomas Egger (Die Freihietilichen) – perchè non c’è una relazione utile. In commissione non è stata esaminata proficuamente e Pardeller ha gettato la spugna. Non si è lavorato bene e credo che in futuro le Commissioni andranno gestite meglio e credo che sia troppo chiedere ad un Consigliere di lavorare bene in questo modo”. Egger ha quindi proposto di rimandare la discussione a dopo le elezioni.

Nerio Giovanazzi (Gruppo Misto) ha annuciato quindi di aver depositato un emendamento per innalzare il limite dei mandati a 15: “Visto che in quest’aula succede di tutto, credo che sia ammissibile.” “L’obbiettivo era quello di togliere il limite dei mandati sotto una certa fascia demografica e si poteva fare presto. Se questo era l’obbiettivo, meglio allora presentare un solo articolo.”

“Tante volte – ha detto Mauro Ottobre (P.A.T.T.) – ho ascoltato i colleghi più esperti di me dire che la Regione è una scatola vuota. Invece io credo che abbiamo avuto la dimostrazione che qui vi sia interesse e le discussioni, come è stato dimostrato, hanno un peso. Esattamente quei sette chili di carta usati per l’ostruzionismo, messi come un camion di fronte ad un cancello, a bloccare qualsiasi dibattito.”

Per Claudio Civettini (Lega Nord) “tutta questa legge è nata male, abortita. Poteva essere affrontata con argomenti molto più chiari, senza voler introdurre innovazioni che già ci sono, come nell’articolo 1 che chiede di allargare la partecipazione al Consiglio delle Autonomie, mentre già questo è funzionale ed efficiente.” “Questa legge creerebbe ulteriore confusione.” Civettini ha quindi chiesto all’assessore di ritirare o sospendere il disegno di legge.

Alessandro Urzì (PdL Alto Adige), ha quindi criticato il testo originale presentato, sostenendo che “l’intenzione di questo disegno di legge è un atto lesivo nei confronti della Comunità intera. Si è voluto incidere su un principio fondamentale che è la garanzia della rappresentanza di una minoranza linguistica, poiché in Alto Adige la riduzione del numero dei consiglieri porterebbe alla scomparsa in molti Comuni della rappresentanza italiana.”

E’ quindi intervenuto nuovamente Alessandro Savoi (Lega Nord): “Riprendo la parola in questa doverosa ed inutile discussione; doverosa perchè è giusto intervenire, inutile perchè ormai questo disegno di legge è carta straccia. Io credo – ha detto rivolgendosi all’Assessore Cogo – che dovrebbe dimettersi, perchè oggi è una sfiducia al suo operato. Con calma potremo poi discutere sulle eventuali modifiche da fare al regolamento dei comuni, nei prossimi mesi.”

E’ quindi intervenuto nuovamente Donato Seppi, per sottolineare la sua indisponibilità a recedere ed a ritirare gli ordini del giorno e gli emendamenti. Franca Penasa (Lega Nord) ha invece voluto parlare della riserva di quote di genere prevista nella legge. “L’atteggiamento giusto sarebbe quello di creare le condizioni familiari che permettessero alle donne, al di là dei calcoli di reddito e censo, creando le giuste condizioni per la donna stessa, di impegnarsi nella politica.”

Critico sull’opposizione Elmar Pichler Rolle (SVP): “Abbiamo sentito più prese di posizione e sicuramente nessuno ha ragione o torto. Da parte di tutti i gruppi sono state presentate delle proposte positive che meritano di essere ascoltate. La presa di posizione di un collega che dice che la maggioranza è fallita è dovuta al fatto che uno o due consiglieri hanno deciso che al di là delle discussioni di merito hanno fotocopiato dei documenti per impedire lo svolgimento dei lavori. La maggioranza dovrà ritirare questa proposta, ma credo che anche la minoranza politica prenda sul serio il proprio ruolo. La maggioranza cerca il dialogo, ma non è possibile che poi tutta l’aula si blocchi perchè un solo Consigliere ricatta l’intera aula.”

La replica della Cogo –
“In quest’aula – ha detto – esiste una maggioranza che compattamente sta sostenendo un disegno di legge. Molti di voi hanno parlato senza conoscere nel dettaglio il disegno di legge. Mi assumo tutte le responsabilità che ho come assessore, però ribadisco che in Commissione è arrivato un testo condiviso dalla Giunta che rappresento.” “Sull’ordinamento dei Comuni c’è già una legge importante, quella del ’94. Non mi illudevo che da qui uscisse un miracolo, ma la maggioranza ce l’ha messa tutta per fare un miracolo. La maggioranza ha il diritto di governare, mentre qui siamo sistematicamente ostaggio delle opposizioni. Se tutte queste pagine devono essere tradotte, fotocopiate, buttiamo via tempo. E’ giusto trovare un accordo anche con le opposizioni, ma c’è in quest’aula una opposizione? O ci sono opposizioni armate le une contro le altre? Noi abbiamo un accordo programmatico con l’SVP, estremamente produttivo. Qui la maggioranza c’è, ed è una maggioranza che cerca sempre di far quadrare le cose, in accordo con le diverse sensibilità.” Questa legge non aveva intenzione di riformare in 48 ore l’ordinamento dei Comuni, ma di aggiustare ciò che in questi anni si è visto migliorabile.” L’assessore ha quindi replicato alle critiche del consigliere Urzì: “Non si può pensare che non siamo sensibili agli equilibri dei gruppi linguistici. Quello che importa è che ognuno possa essere rappresentato, ma non è possibile che in Consiglio Provinciale ci siano trentacinque consiglieri, mentre in Consiglio comunale a Trento o Bolzano ve ne sono cinquanta.” “La risposta alla questione della partecipazione delle donne è dovremmo far riferimento agli Statuti dei Comuni, che sono la carta costituente del Comune, che non è un atto burocratico, ma che invece potrebbe essere lo strumento per studiare nuove forme di coinvolgimento del cittadino e questa legge conteneva proprio un invito a farlo.”

Riguardo al disegno di legge, l’assessore ha quindi ribadito la volontà di dialogare della maggioranza ed ha parlato dell’ostruzionismo: “La Giunta deciderà cosa fare, ma sono certa che non è così che non è così che si porta avanti la democrazia, con un ostruzionismo che va al di là di una giusta e sacrosanta opposizione. Vi trovate di fronte ad una maggioranza che certo non vuole essere arrogante, come abbiamo dimostrato tante volte ed anche in Commissione questa stessa settimana.” Su richiesta del capogruppo dell’SVP, Rosa Zelger Thaler, i lavori sono stati sospesi per una riunione dell’SVP e quindi dei capigruppo.

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