È iniziata la stagione di crescita dei funghi che richiama molti raccoglitori nei boschi ricchi di tante specie, purtroppo non tutte commestibili. Alcune varietà tossiche o velenose assomigliano a quelle commestibili e possono confondere il raccoglitore poco esperto, trasformando una gustosa pietanza in un rischio per la salute.
Perciò, prima di consumare i funghi raccolti o ricevuti in regalo da terzi, si raccomanda di farli controllare da persone esperte e qualificate.
L’APSS, l’Azienda provinciale servizi sanitari, organizza da quest’anno un punto di controllo aperto al pubblico per il riconoscimento di commestibilità dei funghi raccolti a cui ogni raccoglitore può rivolgersi senza alcuna prenotazione.
Dal 1° agosto, ogni lunedì pomeriggio, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, nella palazzina E del Centro per i servizi sanitari, in viale Verona (entrata a piano terra dietro l’area di servizio AGIP), a Trento i tecnici della prevenzione esperti micologi sono a disposizione dei cittadini per la consulenza sulla commestibilità dei funghi raccolti.
Si ricorda, inoltre, che durante la raccolta è utile indossare un abbigliamento adeguato che protegga le gambe da morsi e/o punture di insetti, utilizzare un bastone e munirsi di un coltellino e di un cestino rigido e areato.
Non usare sacchetti di plastica o altri contenitori impermeabili all’aria che, oltre a essere vietati per legge, riducono i funghi in poltiglia, permettendone la fermentazione e con essa la possibilità di provocare disturbi gastrointestinali.
I funghi vanno asportati dal terreno interi, evitando di tagliare il gambo alla base per mantenere integre tutte le caratteristiche necessarie per la identificazione della specie. Vanno, inoltre, puliti sommariamente sul posto.
È molto importante non raccogliere esemplari bacati o troppo maturi, che possono risultare pericolosi se consumati, mentre possono essere utilissimi per la diffusione delle spore. Infine, è meglio diffidare dei funghi di piccola taglia, che sono difficilmente riconoscibili.
I funghi sono alimenti molto deperibili, anche se conservati in frigorifero; devono essere cotti a lungo (almeno mezz’ora) e consumati subito. Non vanno consumati crudi.
In caso di insorgenza di disturbi dopo il consumo dei funghi, è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale più vicino, portando con sé gli avanzi del pasto o i resti dei funghi consumati per consentire il riconoscimento della specie responsabile da parte del personale esperto micologo dell’APSS.