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“Primiero San Martino di Castrozza”, il 2 marzo i Consigli comunali deliberano l’indizione del referendum nell’Alto Primiero

Dopo la consultazione di Siror, è tutto pronto per i Consigli comunali che il 2 marzo dovranno deliberare la richiesta di indizione del referendum

Primiero (Trento) – Via libera dai Comuni dell’Alto Primiero alla seduta del Consiglio comunale prevista per lunedì 2 marzo, che prevede l’approvazione domanda della Giunta Regionale (ai sensi art.49 D.P.Reg 1° febbraio 2005, n.3/L) per l’avvio della procedura di fusione dei Comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua in un unico nuovo Comune denominato “Comune di Primiero San Martino di Castrozza”.

La delibera del Consiglio Comunale, per essere ritenuta valida, necessita della sottoscrizione di almeno il 15% degli aventi diritto di voto come previsto dalla nuova legge di riforma degli Enti locali. Da martedì 3 marzo, la cittadinanza dei vari Comuni coinvolti, è invitata a recarsi presso gli uffici per sottoscrivere la richiesta di indizione del referendum per la fusione dei Comuni di Fiera di Primiero, Tonadico, Transacqua e Siror. 

Albo telematico comunale

 
>Albo Comune di Fiera di Primiero
>Sito Comune di Fiera di Primiero
Convocazione Consiglio 2/3 ore 20.30 
>Albo Comune di Siror
>Sito Comune di Siror
Convocazione Consiglio 2/3 alle ore 18.30
>Albo Comune di Tonadico
>Sito Comune di Tonadico
Convocazione Consiglio 2/3 alle ore 20.30
>Albo Comune di Transacqua
>Sito del Comune di Transacqua
Convocazione Consiglio 2/3 alle ore 18
 

Sindaci soddisfatti dopo Siror

Esprimono soddisfazione dopo il voto di Siror, ma soprattutto per l’esito finale, anche i colleghi sindaci di Walter Taufer: il primo cittadino di Fiera, Daniele Depaoli, il sindaco di Tonadico, Aurelio Gadenz e Roberto Pradel di Transacqua. Nell’importante progetto di fusione, pesa invece l’assenza del piccolo comune di Sagron Mis – 193 abitanti -, che si è chiamato fuori dal referendum sulla fusione dell’Alto Primiero, fin dalle prime battute.

Per quanto riguarda invece i prossimi passi della consultazione sul nuovo Comune di “Primiero San Martino di Castrozza”, il 2 marzo si riuniranno i quattro consigli comunali di Siror, Tonadico, Transacqua e Fiera di Primiero, per deliberare l’indizione del referendum di fusione che potrebbe svolgersi a fine maggio o al massimo il 7 giugno. Il 10 maggio invece, si terranno le elezioni amministrative negli altri Comuni del territorio.

I commenti dopo il sondaggio

>Tutti i risultati del sondaggio e le interviste a sindaco e vice di Siror (AUDIO)

Ecco le interviste raccolte dalla nostra redazione dopo il sondaggio:

 

Ascolta il commento del presidente della Comunità di Primiero, Cristiano Trotter

 

 

Ascolta il commento del sindaco di Mezzano, Ferdinando Orler, presidente Conferenza sindaci Primiero

 

 

Ascolta il commento di Daniele Gubert, Consigliere Comunità e Comitato referendum pro fusione

Redazione:

View Comments (4)

  • @Ernesto Radici

    Stai confondendo due problematiche ben distinte. La scuola musicale è una delle tante, tantissime opere che la PAT deciso di stralciare nel famoso taglio degli investimenti per 80 milioni e come la scuola musicale anche la caserma dei pompieri di Pozza, le piscine di Pinè e Spiazzo, la ciclopedonale tra Povo e Villazzano, il golf in Altanaunia e via dicendo...quindi vero che c'era l'accordo di tutte le forze politiche del territorio ma è vero anche che si sta stringendo la cinghia dappertutto e che, a fronte dei due milioni e mezzo negati alla scuola musicale sono stati inequivocabilmente confermati i trenta e rotti per il rilancio di S.Martino ed il collegamento con Rolle.
    E dunque chiaro che non possiamo più dipendere esclusivamente dai trasferimenti provinciali per qualunque investimento sul territorio, ma che l'autonomia di scelta e di governo che vogliamo per Primiero comporta anche una diretta responsabilità su come, quando e dove investire le nostre risorse.
    Questo, naturalmente, va facilitato con un sistema amministrativo più snello ed efficiente, senza tanti, troppi veti incrociati che hanno paralizzato lo sviluppo della nostra valle per tanti, troppi anni.
    Quindi gli esempi da citare sono il taglio dei fondi per i centri estivi, le polemiche per il finanziamento alla piscina intercomunale, la bagarre di questi giorni sull'asilio nido, le problematiche sulla scuola elementare a Siror e l'incapacità di convergere energie e risorse sull'ultimazione del polo intercomunale di Tonadico. Su queste divisioni di incredibile banalità bisogna lavorare.
    La fusione non è e non sarà la panacea di tutti i mali, ma certamente è un necessario punto di partenza per poter iniziare a remare tutti nella stessa direzione invece che continuare a girare attorno ai veri problemi.

  • @Boghetto
    Per la scuola musicale c'era l'accordo di tutti i sindaci e pure della Comunità. Tutti favorevoli, 100% unione d'intenti, tutti uniti e compatti. Nessun contrasto, nessun campanile, nessuna "visione miope".
    Non si farà. Cioé: un'opera voluta da tutti non si farà.
    Meditate anche su questo prima di proporre libri dei sogni...
    Purtroppo non basteranno fusioni o pseudo contributi (chissà se e come arriveranno) per garantire opere e benessere in Valle. I tempi sono cambiati.
    Giusto razionalizzare alcune amministrazioni (con ragionevolezza) purché non si dica che basta ciò per avere questa o quella opera. Non sarà così.

  • Spiace rilevare che il messaggio della fusione sia unicamente quello dei risparmi che ben si sa non essere cosa certa. I veri motivi sono essenzialmente due :
    1) ragionare in un'ottica sovracomunale di lungo periodo, definire una politica programmatica lungimirante che almeno provi a garantire un futuro ai nostri giovani diverso dall'emigrazione. In questo senso l'acuirsi della litigiosità tra i nostri sindaci negli ultimi dieci anni ha tagliato le gambe all'economia primierotta
    2) il blocco delle assunzioni, la legge sulle gestioni associate e la linea politica dettata dalla Provincia obbligano i comuni a ragionare in termini diversi che in passato, ottimizzando la gestione del personale e degli uffici. A quel punto avrebbe davvero poco senso avere uffici ed organi in comune ma sindaci assessori e consiglieri diversi.
    Ogni cambiamento ha dei lati positivi e dei lati negativi, che vanno valutati con serenità ed obiettività, senza considerarle a priori sempre e solo negativi perchè diversi da quanto è stato in passato.

  • Ho letto un articolo sulla stampa locale relativo alle fusioni, con i risparmi che faremo, mi chiedo chi ha fatto i conti?

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