Un miliardo di Euro tornerà al territorio in investimenti
San Polo di Piave (Treviso) – “I cittadini hanno già capito che da accorpamenti e fusioni tra amministrazioni locali derivano migliori servizi ed economie di scala. Noi come Regione, con il supporto di giuristi ed esperti, abbiamo quantificato come il processo di unione tra Comuni libererà circa un miliardi di risorse che potranno tornare al territorio sotto forma di investimenti”. Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia, intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione dei contenuti, degli obiettivi e dei tempi del processo che porterà nei prossimi mesi alla nascita di LiaPiave, il nuovo Comune nel quale si fonderanno Ormelle e San Polo di Piave secondo una volontà già formalizzata dai rispettivi Consigli Comunali. Al fianco di Zaia c’erano tra gli altri il sindaco di San Polo Vittorio Andretta, il collega di Ormelle Andrea Manente, il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, l’assessore regionale Franco Manzato.
“A livello regionale, seguiamo con grande interesse e attenzione le fusioni tra Comuni, 15 delle quali sono già annunciate. Continuiamo a credere che dai 581 Comuni attuali, si possa arrivare ad una configurazione a livello regionale che non superi i 150. Per accompagnare questo percorso abbiamo già stanziato un milioni 850 mila euro per il piano di riordino territoriale, mentre sono in arrivo altri 3 milioni come incentivazione”.
“Mi auguro – ha detto ancora Zaia – che queste fusioni non siano accompagnate o seguite da contrasti tra fazioni: sarebbe una delusione soprattutto per i cittadini. La storia ci dice che a queste soluzioni ci si arriverà comunque e in proposito non dobbiamo dimenticare che molti dei nostri attuali Comuni sono già effetto di aggregazioni avvenute nel passato, anche in conseguenza dei grandi conflitti mondiali. Questo non significherà perdere le identità locali, la cui salvaguardia non significa rifiuto della modernità ma consapevolezza delle proprie radici. Oggi la rete e gli sviluppi tecnologici ci consentono risultati fino ad ieri impossibili: dai servizi tecnici a quelli sociali, dall’anagrafe alla polizia urbana. Il tutto ha uno scopo condiviso e saggio: servire meglio il cittadino spendendo meno soldi pubblici. Sulla fusione che oggi presentiamo si pronunceranno ora tutti i cittadini. Io sono convinto che la confermeranno. Ma se anche venisse espressa una bocciatura, il problema sarà solo rimandato – ha concluso il presidente del Veneto – perchè il mondo va in questa direzione e il problema, guardiamoci bene in faccia, è semmai più della politica che della gente perché riguarda poltrone che scompaiono”.