‘Nuovo approccio su questione israelo-palestinese’. ‘Impegno Usa per facilitare processo pace in Mo’
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Usa/Tel Aviv – Il via libera Usa provoca le dure reazioni internazionali, dalla Francia (con Macron che la definisce ‘deplorevole’) all’Onu ma anche quella pesante di Hamas afferma che in questo modo il presidente Usa “ha aperto le porte dell’inferno“. A Gaza dal pomeriggio sono in corso cortei di protesta.
Il presidente palestinese Abu Mazen ha detto di aver ordinato alla delegazione diplomatica palestinese di lasciare Washington e di rientrare in patria. ”Gerusalemme – ha insistito – e’ la capitale eterna dello Stato di Palestina”. Il presidente palestinese ha anche accusato Trump di aver offerto un premio immeritato ad Israele ”che pure infrange tutti gli accordi”.
Il discorso di Trump
“E’ il momento – ha detto il presidente Usa – di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele”. “Non si può continuare con formule fallimentari. La scelta di oggi su Gerusalemme è necessaria per la pace“.
‘Gerusalemme deve restare aperta a cristiani, musulmani ed ebrei’, ha aggiunto. “La pace in Medio Oriente – ha detto in un altro passaggio – è necessaria per espellere il radicalismo. Faro’ tutto cio’ che e’ in mio potere per un accordo di pace israelo-palestinese che sia accettabile per entrambe le parti. E gli Stati Uniti continuano a sostenere la soluzione dei due Stati”.
“Non possiamo risolvere la questione mediorientale con il vecchio approccio, ne serve uno nuovo. Dio benedica gli israeliani, Dio benedica i palestinesi“: cosi’ il presidente americano Donald Trump ha chiuso il breve discorso sul riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele, durato circa cinque minuti.
Il vice presidente americano, Mike Pence, ha annunciato Trump, sara’ nei prossimi giorni in Medio Oriente. Il viaggio segue il riconoscimento di Trump di Gerusalemme come capitale di Israele.
Le reazioni
“La decisione di Trump è un passo importante verso la pace, perche’ non ci può essere alcuna pace che non includa Gerusalemme come capitale di Israele”, ha detto il premier Benyamin Netanyahu che ha aggiunto: “Voglio anche che sia chiaro che non ci sarà alcun cambiamento nello status quo dei Luoghi Santi. Israele assicurerà sempre libertà di culto a ebrei, cristiani e musulmani”. “Una pietra miliare”, “una decisione storica”: così il premier Benyamin Netanyahu ha definito la scelta del presidente Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. “Un atto giusto e coraggioso”, ha aggiunto Netanyahu.
”La decisione odierna di Trump equivale ad una rinuncia da parte degli Stati del ruolo di mediatori di pace”, dice il presidente palestinese Abu Mazen in un discorso alla Nazione. Secondo Abu Mazen il discorso di Trump e’ in contrasto con le risoluzioni internazionali su Gerusalemme.
“Solo realizzando la visione di due stati che convivono in pace e sicurezza, con Gerusalemme capitale di Israele e della Palestina, tutte le questioni sullo status saranno risolte in via definitiva attraverso negoziati, e le legittime aspirazioni di entrambi i popoli saranno raggiunte”: lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, commentando la decisione di Donald Trump. “Dal mio primo giorno qui – ha aggiunto – mi sono costantemente dichiarato contrario ad ogni misura unilaterale che metta a repentaglio la prospettiva della pace”.
La Francia “non approva” la “deplorevole” decisione del presidente Usa Donald Trump su Gerusalemme: lo dice il presidente francese Emmanuel Macron invitando alla calma. Macron è attualmente impegnato in una tournée diplomatica in Algeria e Qatar.
“L’Egitto denuncia la decisione degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme quale capitale di Israele e respinge ogni effetto di questa decisione“. Lo scrive l’agenzia Mena sintetizzando un comunicato del ministero degli Esteri del Cairo.
“Condanniamo la dichiarazione irresponsabile dell’amministrazione Usa di riconoscere Gerusalemme come la capitale di Israele” che “avrà effetti negativi sulla pace e la stabilità nella regione”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri turco, Ahmet Cavusoglu, pubblicando una nota in cui si chiede all’amministrazione americana “di riconsiderare questa decisione sbagliata”.