I militari della Stazione Carabinieri di Canal San Bovo (Trento), in collaborazione con quelli del Nucleo Operativo del Comando Compagnia di Cavalese, a conclusione di ulteriore e minuziosa attività investigativa, successiva a quella posta in essere nel novembre del 2016, hanno deferito nuovamente alla competente Autorità Giudiziaria per truffa aggravata e continuata BIANCO Ivan, 58enne di Musile di Piave (Venezia)
Nordest – La Stazione Carabinieri di Canal San Bovo, tra l’ottobre ed il novembre 2015, dopo aver ricevuto 5 denunce sporte da persone anziane del luogo, che lamentavano di essere state truffate da una ditta veneta specializzata nell’istallazione di box doccia, aveva avviato una lunga e minuziosa attività investigativa estesa in tutto il territorio del nordest, che consentiva di raccogliere ulteriori denunce per fatti analoghi e risalire lo scorso 16 novembre 2016 all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del principale autore delle truffe, identificato dai carabinieri in Ivan Bianco.
Secondo l’accusa, quest’ultimo si era reso responsabile di ben 185 truffe che gli avevano fruttato un indebito guadagno stimato in circa euro 500.000.
Dopo l’arrest, l’azione investigativa dell’Arma di Canal San Bovo non si arrestava ma proseguiva, con l’analisi della numerosa documentazione amministrativa e contabile acquisita. Dall’attività emergeva una nuova responsabilità dell’indagato per ulteriori 13 truffe commesse nei confronti di altrettanti soggetti di fascia debole gravitanti nell’area del nordest, che gli consentivano di ottenere un ulteriore illecito profitto di circa 28.000 euro. Dal 7 dicembre 2016, il veneto accusato dele truffe, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua residenza.
Attenzione alle truffe
I Carabinieri invitano a prestare la massima attenzione verso proposte vantaggiose avanzate da persone sconosciute e non referenziate che potrebbero nascondere un fine truffaldino. In queste ore anche Dolomiti Energia in Trentino invita a prestare la massima attenzione, segnalando in provincia falsi agenti della società locale.