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Giorno del Ricordo, cerimonie a Roma, Basovizza e Trento

Con il termine "foibe" si intendono le uccisioni di migliaia di cittadini italiani compiute per motivi etnici-politici alla fine (e durante) la seconda guerra mondiale in Venezia Giulia e Dalmazia, per lo più compiuti dall'Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia.
 
In misura minore e con diverse motivazioni furono coinvolti nei massacri anche cittadini italiani di nazionalità slovena e croata, oltre che alcuni cittadini di nazionalità tedesca e ungherese residenti a Fiume.

Il nome deriva dagli inghiottitoi di natura carsica dove furono rivenuti i cadaveri di centinaia di vittime e che localmente sono chiamati "foibe". Per estensione i termini "foibe" e il neologismo "infoibare" sono in seguito diventati sinonimi degli eccidi, che furono in realtà perpetrati con diverse modalità.

Il ricordo di Napolitano
 
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha celebrato il Giorno del Ricordo al Quirinale affermando che ''la memoria che coltiviamo innanzitutto e' quella della dura esperienza del fascismo e delle responsabilita' storiche del regime fascista, delle sue avventure di aggressione e di guerra''.
 
Questo ci fa ricordare ''le sofferenza inflitte alla minoranza slovena negli anni del fascismo e della guerra, ma non possiamo nemmeno dimenticare le sofferenze, fino a un'orribile morte, inflitte a italiani assolutamente immuni da ogni colpa''. 
 
Le cerimonie a Trieste 
 
Trieste ha celebrato martedì al monumento nazionale della Foiba di Basovizza, e successivamente con una cerimonia in Prefettura, la Giornata del ricordo. Alle iniziative ha preso parte il Sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia, promotore della legge istitutiva della ricorrenza del 10 febbraio.
 
Nel suo intervento, Menia ha sottolineato il significato della solennita' come ''riconoscimento morale di tutta la Nazione nei confronti di coloro che hanno pagato per amore della liberta' e dell'Italia''. Alla cerimonia di Basovizza la Regione Friuli Venezia Giulia era rappresentata dall'assessore al Lavoro, Alessia Rosolen, assieme al prefetto di Trieste Giovanni Balsamo e le associazioni degli esuli istriani, giuliani e dalmati.
Categories: NordEst
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