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Giovani e Alcol: Ecco la via trentina

Il dibattito è aperto – Coordinare interventi mirati e specifici per la dipendenza da alcol: prevenzione universale e selettiva, trattamento e riabilitazione sociale. Sono questi alcuni degli obiettivi del disegno di legge presentato in Consiglio provinciale dal Consigliere Marco Depaoli (nella foto a sinistra con Iva Berasi), insieme al gruppo consiliare dell’Unione per il Trentino: “Prevenzione dell’alcolismo nei giovani: modificazioni della legge provinciale 29 ottobre 1983, n. 34, relativa agli stati di tossicodipendenza e alcolismo, della legge provinciale sul commercio e della legge provinciale 14 luglio 2000, n.9, relativa alla somministrazione di alimenti e bevande”.

Giovani e Alcolismo –
Un binomio drammaticamente sempre più presente nella società.  "Il Trentino – scirve Depaoli -, è sempre stato ai primi posti nelle statistiche nazionali per il consumo di alcolici, con conseguenze tragiche per la salute delle persone, e purtroppo oggi sempre più i ragazzi ne sono coinvolti.
Si è diffusa una “cultura del bere” sempre più orientata verso modelli di “binge-drinking” ossia il “bere per ubriacarsi, 5 drink di seguito”, cioè di abuso concentrato in singole occasioni, che non riflette quindi le modalità di consumo tipicamente mediterranee a cui le generazioni precedenti si sono conformate e che privilegia il consumo del vino ai pasti quale parte integrante dell’alimentazione.

Il Rapporto “Alcool in Europa” diffuso dalla Commissione Europea nel 2006 traccia un quadro preoccupante: più di uno su otto tra i ragazzi di 15 e 16 anni, si è ubriacato più di 20 volte nel corso della vita e più di uno su sei (18%) ha avuto episodi di “binge drinking” (5 o più bevande alcoliche in un’unica occasione) tre volte o più nell’ultimo mese.

Nei ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni il maggior numero di episodi di abuso etilico si registra in Emilia Romagna (44, 2%), nelle regioni dell’Italia Nord-Orientale, cioè Veneto (43,7%) Trentino Alto Adige (40,6%) e Friuli Venezia Giulia (40,1) ed in Molise (42,7%).

L’intervento legislativo –
Il disegno di legge prevede un intervento unitario dei soggetti che operano nel settore: Provincia, unità sanitarie locali e associazioni di volontariato, nei confronti di tutte le persone segnalate per guida di auto e motoveicoli in stato di coscienza alterata da sostanze alcoliche.

La proposta legislativa tocca da vicino anche le normative provinciali in ambito commerciale e sulla somministrazione bevande, in particolare la Legge provinciale 8 maggio 2000 n. 4 e la Legge provinciale 14 luglio 2000 n.9. Si prevede, infatti, un rafforzamento del divieto di vendita, da parte degli esercizi commerciali, di bevande alcoliche e superalcoliche ai minori di 16 anni e a tutti coloro che si trovano in stato palese di ubriachezza.

Ci sono novità anche rispetto la collocazione dei prodotti sugli scaffali: il negoziante è tenuto a collocare in maniera separata e ben evidente le bevande alcoliche da quelle non alcoliche, nell’intento di sensibilizzare il giovane all’acquisto di bibite analcoliche.

Questa proposta di legge, che offre nuovi strumenti normativi tesi a combattere e prevenire la “piaga” dell’alcolismo giovanile nelle nostre comunità, sarà ora esaminata dalla commissione competente, prima di giungere al vaglio dell’aula consiliare.

Categories: NordEst
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