Presidente Corte appello Trento a inaugurazione anno giudiziario
Trento – Un “buon equilibrio tra flussi di entrata e definizioni” e il fatto che l’ “anno appena iniziato consentirà di mantenere il trend positivo” sono stati evidenziati dalla presidente della Corte d’appello di Trento, Gloria Servetti, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Spicca però, in particolare, il numero insufficiente dei giudici di pace: appena 15 nelle due province a fronte di una dotazione organica che ne prevederebbe 61. Tra i motivi di soddisfazione i tempi della giustizia, che nel Trentino Alto-Adige sono molto più veloci rispetto alla media nazionale. Nell’ultimo anno le azioni risarcitorie per la lunga durata dei processi sono state appena 9, in flessione rispetto alle 16 dell’anno precedente. Confortanti anche i dati sulle prescrizioni, che non superano il 2%.
Sono stati 592 i procedimenti civili definiti da questa Corte d’appello, 634 quelli iscritti e 523 pendenti al 30 giugno 2018 per l’anno 2017-2018. Sono stati 376 quelli definiti dalla Corte d’appello di Bolzano, 481 sopravvenuti e 591 pendenti, sempre al 30 giugno scorso.
Il Tribunale di Bolzano ha visto definiti 11.851 procedimenti civili, 11.643 sopravvenuti e 4.860 pendenti alla stessa data. Quello di Tento ne ha visti 11.636 definiti, 11.675 iscritti e 6.468 pendenti, quello di Rovereto 3.680 definiti, 3.639 iscritti e 1.558 pendenti. Per i Tribunali dei minorenni, a Bolzano sono stati 606 quelli definiti, 604 iscritti e 638 pendenti, per quello di Trento 321 definiti, 492 iscritti e 1.125 pendenti.
Kompatscher, creare Agenzia per investire. Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, che ricopre anche il ruolo di presidente della Regione, nel corso della cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario a Trento ha sottolineato che il passaggio delle competenze in merito al personale della Giustizia dallo Stato alla Regione, avvenuto due anni, aveva principalmente lo scopo di creare le condizioni per una migliore operatività della giustizia a livello regionale. Una condizione questa, ha ribadito il presidente, “fondamentale in una società democratica”. La Regione, come ha spiegato, ha quasi raddoppiato gli investimenti per il miglioramento degli edifici e la dotazione degli uffici rispetto a quanto era stato erogato dallo Stato. “Comunque – ha aggiunto Kompatscher – i procedimenti sono complessi e le trattative con lo Stato lunghe”. Per semplificare i procedimenti e abbreviare i tempi ha proposto la creazione di un’Agenzia che dovrebbe essere in grado di operare in maniera più flessibile e con maggiore rapidità.
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In breve
E’ schizzata dell’1,8% l’inflazione a Bolzano dove i prezzi dei beni di consumo, sulla base dei dati registrati nel 2018, sono aumentati al punto da fare attestare il capoluogo del Trentino Alto-Adige al primo posto fra le città più care d’Italia. Stando alla classifica stilata dall’Unione nazionale dei Consumatori, in termini di aumento del costo della vita, sulla base dell’inflazione media registrata dall’Istat, nella Top Ten delle città dove si spende di più al secondo posto si colloca Reggio Emilia che, con un incremento dei prezzi pari all’1,8%, registra una spesa annua supplementare di 505 euro, terza Forlì/Cesena, dove l’inflazione dell’1,7% implica un’impennata del costo della vita pari a 477 euro. Al quinto posto, Ravenna, dove l’inflazione dell’1,6% determina una batosta annua pari a 449 euro. Ben 4 città dell’Emilia Romagna sono nella top ten -Reggio Emilia, Forlì, Ravenna e Bologna- mentre sono 2 quelle della Toscana (Pistoia al 7° posto con 429 euro e Arezzo in ottava posizione con 403 euro) e della Lombardia (oltre a Lecco, Lodi con 444 euro). Le 3 città con i minori rincari del 2018 sono, invece, Potenza, che con l’inflazione media più bassa, +0,3%, registra, per una famiglia tipo, un aggravio annuo di spesa di appena 63 euro, Ancona, il capoluogo di regione più conveniente, dove la seconda inflazione più bassa (+0,4%) genera un esborso aggiuntivo di soli 87 euro e Caltanissetta, +0,6%, con un aumento del costo della vita pari, nel 2018 a 117 euro.
Un incendio nella zona industriale di Bolzano ha creato una colonna di fumo visibile anche a distanza, da tutta la conca in cui si trova la città. Sono andate in fiamme delle materie plastiche in un cantiere vicino al centro commerciale Twenty.