Il 13 dicembre 1916 morirono oltre 4.000 soldati
Trento – Il 13 dicembre 1916 una incredibile serie di valanghe uccise oltre 4.000 soldati impegnati sul fronte dolomitico. In occasione del centenario storici e meteorologi dell’università di Berna hanno ricostruito la catastrofe naturale più disastrosa d’Europa.
Dopo nove giorni di nevicate ininterrotte, la temperatura si è improvvisamente alzata, causando una lunga serie di slavine. Alcune sono state intenzionalmente staccate dal nemico a colpi di mortaio.
Solo sulla Marmolada, sui pendii del Gran Poz, sono morti circa 300 soldati austro-ungarici.
Quel giorno entrato nella storia come “venerdì bianco” (che in realtà era un mercoledì) su tutto l’arco alpino, ma soprattutto sul fronte dolomitico, morirono migliaia e migliaia di soldati, ma anche civili. A causa della confusione bellica il numero esatto non è mai stato accertato.