L’impianto a Val di Vizze è stato visitato anche da Legambiente
Alta Val d’Isarco (Bolzano) – Un impianto alimentato dai reflui zootecnici prodotti dalle aziende locali che produce energia elettrica rinnovabile e un fertilizzante naturale. E’ Biogas Wipptal, iniziativa di 63 allevatori nell’Alta Val d’Isarco. “L’Europa – ha spiegato Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente in visita all’impianto insieme a Katiuscia Eroe, responsabile Energia – ha già tracciato da tempo la strada per combattere i cambiamenti climatici e praticare l’economia circolare attraverso le rinnovabili e il riciclaggio. Il progetto Biogas Wipptal è un esempio concreto e innovativo di green economy che va in questa direzione”.
Nell’Alta Val d’Isarco, il turismo in aumento e la sempre maggiore occupazione dei terreni per insediamenti industriali e abitativi hanno portato a una inevitabile riduzione dell’area destinata all’agricoltura e all’allevamento. Allo stesso tempo, negli ultimi 20 anni, si è registrata una sempre maggiore richiesta di latte per la produzione dei prodotti dell’Alto Adige. Da qui l’aumento dei reflui zootecnici (letame e liquame) il cui tradizionale spandimento, anche per la ridotta disponibilità di terreni, non rientra più nei canoni sempre più stringenti dettati dalle Direttive europee.
Così nasce il progetto Biogas Wipptal per la realizzazione a Val di Vizze di una centrale per la digestione anaerobica di letame e liquame, con lo scopo di produrre energia e un concime naturale di alta qualità, prodotto dal residuo del processo di digestione anaerobica, il cosiddetto digestato. Tale concime naturale è privo di odore e può essere utilizzato sulle colture vinicole e sui frutteti.
L’impianto, inserito tra i progetti italiani che beneficiano degli incentivi europei Life+, ha una capacità di trattamento quotidiano di 220 tonnellate di reflui zootecnici, che possono generare una potenza di circa 1 Megawatt: ciò si traduce in una produzione giornaliera di 22.500 kilowattora e di un’identica quantità di energia termica da utilizzare per l’essiccamento del digestato, producendo in questo modo un fertilizzante naturale. In un anno l’impianto produrrebbe un quantitativo di energia tale da portare un risparmio di 1.800 tonnellate equivalenti di petrolio.
“La gestione dell’impianto, la cui costruzione è oramai quasi ultimata – spiega Klaus Stocker, presidente di Biogas Wipptal – consentirà la creazione di nuovi posti di lavoro, oltre alla produzione di energia rinnovabile e di un concime naturale, praticamente a chilometro zero, per alimentare economie sane nel settore caseario, frutticolo e vinicolo”