Primi nati in Trentino e nel Bellunese in queste ore, per la gioia di mamma e papà. Nel 2023 in Alto Adige: Pia è la prima, ed è di Brunico
Trento/Belluno – In Trentino si registrano 3.848 nati nel 2022, ben 100 in meno dello scorso anno, un calo demografico costante: osservando i dati di 10 anni fa (2012) i nuovi bimbi in Trentino erano quasi mille in più. I maschietti sono di più il 54%. Mentre sono stati 55 i parti gemellari. Mentre il 2023 si è aperto all’ospedale Santa Chiara di Trento alle 4.27 con la nascita di Haider, un bimbo di 3 chili, di nazionalità pachistana. L’ultima nata è Cecilia, a Rovereto, venuta alla luce alle 23.14.
L’ultima nata del 2022 a Cavalese è Margherita (2510 grammi) accolta alle 03.08 del 28 dicembre 2022 dai genitori residenti a San Martino di Castrozza, nel Primiero. Purtroppo, i punti nascita nelle valli registrano un profondo calo: nel 2022 a Cles ci sono stati 242 parti, mentre a Cavalese nasce un bimbo ogni tre giorni. I parti sono stati 132. A Trento 2323, all’ospedale di Rovereto 1151.
La situazione nel Bellunese
Alle 15.23 di domenica pomeriggio 1 gennaio 2023, all’ospedale di Feltre, accompagnato dalla cromoterapia, è venuto alla luce Mattia, il primo bambino del 2023 nel territorio dell’Ulss Dolomiti. I genitori Nicola Cecchet e Luisa Pasotti sono di Feltre. L’ultimo nato del 2022 è stato Noah, figlio di Ilenia Vampiro e Dylan Zennaro di Sedico, venuto alla luce ieri, sabato 31 dicembre, alle 18.56 all’Ostetricia dell’ospedale di Feltre. All’Ostetricia di Belluno l’ultimo nato del 2022, alle 16.17, è stato Pietro, figlio di Ilenia Barattin e Giuliano Donadon dell’Alpago.
Per l’Ulss Dolomiti il 2022 si è chiuso con un numero di nuovi nati leggermente inferiore a quello dello scorso anno (1.312 contro 1.350) in linea con il trend nazionale che vede continuare la riduzione delle nascite in Italia. Una curiosità: nel 2022 ci sono stati 7 parti gemellari a Belluno e 6 a Feltre.
Il 2022 è stato un anno ricco di novità per le Ostetricie di Belluno e Feltre grazie all’impegno in numerosi progetti. A Belluno, oltre che nell’implementazione del percorso di gestione ostetrica delle gravidanze a basso rischio, si è lavorato nell’ambito della ricerca con lo studio sulla prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato dei disturbi feto alcolici; nell’ambito dell’umanizzazione delle cure con l’introduzione del parto cesareo dolce; nell’ambito della donazione solidale con la donazione di placenta; nell’ambito del lutto perinatale, con iniziative atte ad abbracciare le famiglie che hanno subito questa grave perdita.
Cromoterapia, musicoterapia in sala parto e attenzione alla vulvodinia hanno caratterizzato il 2022 all’Ostetricia e Ginecologia di Feltre. In ambito ostetrico, sono state potenziate le tecniche non farmacologiche di controllo del dolore. Nelle sale parto dell’Ostetricia e Ginecologia di Feltre, infatti, le donne che lo richiedono possono fruire della musicoterapia e della cromoterapia durante il loro travaglio e parto. Inoltre, per potenziare le competenze assistenziali del personale, è stata svolta una formazione specifica sulle tecniche di bilanciamento del corpo e sulle posizioni più funzionali al parto (spinning babies). Tutto ciò al fine di mantenere il tasso dei tagli cesarei ai valori raccomandati a livello regionale e nazionale, privilegiando quando possibile il parto vaginale, per assicurare i migliori esiti di salute a mamma e bambino, avendo al contempo attenzione affinché l’esperienza complessiva dell’evento parto sia per la donna e per la coppia altamente gratificante. Particolare attenzione è stata dedicata anche verso la vulvodinia. E’ stata organizzato, infatti, un ambulatorio specialistico istituzionale per la gestione della vulvodinia, una patologia cronica ancora poco conosciuta e sottostimata, anche se molto diffusa e invalidante.