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I Comuni trentini incontrano la Provincia: focus su personale, Itea ed idroelettrico

Il Consiglio delle Autonomie Locali del Trentino ha incontrato il presidente Fugatti e l’assessora Giulia Zanotelli. Confronto sul documento del Consiglio delle autonomie locali che riporta le priorità dei comuni e delle comunità per la legislatura


 

Trento – Si articola in 23 punti il corposo documento elaborato dal Consiglio delle autonomie locali in rappresentanza degli Enti locali trentini, oggetto di confronto, con il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e l’Assessora agli Enti locali, Giulia Zanotelli. Con loro anche il Direttore generale della Provincia, Raffaele De Col.

È stato il Presidente del Cal, Paride Gianmoena, a introdurre i lavori e a illustrare i punti salienti di un documento che – a detta dello stesso Presidente – “si pone nel solco del ruolo costruttivo e propositivo che il CAL vuole svolgere, relazionandosi in maniera proattiva e responsabile con il Consiglio e con la Giunta provinciale, pur nel rispetto dei rispettivi ruoli.”

“Veniamo da anni difficili – ha riconosciuto ancora Gianmoena – nei quali le Istituzioni dell’autonomia hanno dovuto operare con rapidità per rispondere ai bisogni della comunità: questo ha compresso talvolta il dialogo con gli Enti locali. Ci auguriamo che in questa nuova Legislatura possano esserci tempi adeguati per il confronto. Mentre su scala nazionale è in atto il dibattito sull’autonomia differenziata per le regioni a statuto ordinario, noi abbiamo in molte sedi proposto di potenziare, all’interno del nostro ordinamento provinciale ed anche a statuto invariato, il dialogo ed il rapporto di sussidiarietà fra Provincia ed Enti locali. Il Cal, nella sua attuale composizione, rappresenta capillarmente tutti i territori della Provincia, e quindi può essere un interlocutore autorevole nelle scelte legislative e di programmazione della nostra Autonomia”.

Guardando all’architettura istituzionale locale, Il Presidente ha evidenziato come sia stato ormai raggiunto un equilibrio nella dialettica relativa al ruolo delle Comunità, e come sia tempo di valorizzare quel livello di governo anche come luogo delle scelte di sviluppo, dove individuare le priorità di investimento di interesse sovracomunale. Si assiste, per altro verso, ancora ad una diffusa difficoltà, da parte degli Enti meno strutturati, a far fronte alle proprie funzioni essenziali, a fronte di organici esili e difficili da coprire in ragione della difficoltà di reperire e trattenere personale qualificato presso i comuni. Quei comuni sono un importante presidio sul territorio; tuttavia, vanno collocati in una dimensione organizzativa che consenta loro di essere efficienti.

“Pensiamo in proposito, che possano essere valorizzate le Comunità di valle, ma anche dello stesso Consorzio dei Comuni, come strutture dove collocare funzioni di back-office, che possono essere validamente svolte in una sede accentrata” – ha chiarito il Presidente – “Oggi il Consorzio riscontra oltre 70 richieste di supporto per lo svolgimento di procedure di gara, e ormai una quindicina di enti ci richiedono assistenza continuativa per la gestione della loro contabilità: numeri destinati a crescere, e rispetto ai quali occorre fornire una risposta strutturata. Interessante ci sembra anche la possibilità di reclutare e formare contestualmente il futuro personale degli Enti locali, attraverso la formula dei corsi-concorsi, già sperimentati per l’ambito contabile e da estendere alle figure tecniche.”

Venendo alla finanza locale, e in particolare agli interventi a sostegno della spesa corrente, è stata posta l’esigenza di una ulteriore modifica del modello di riparto del fondo perequativo, al fine di renderlo più equo e rispondente a dinamiche sopravvenute oppure oggi non ancora compiutamente valorizzate. Occorre anche trovare una nuova dimensione alle risorse dell’ex-Fondo investimenti minori, e vanno trovate le risorse per assicurare una adeguata copertura alla spesa per i servizi di polizia locale, dando continuità e capillarità al progetto sicurezza già avviato anni addietro: un aspetto fondamentale per garantire la serenità delle nostre comunità.

Sul fronte degli investimenti, le parole d’ordine debbono essere – secondo i Comuni – la programmabilità e l’adeguatezza delle risorse. Va recuperato un adeguato orizzonte temporale di certezza delle risorse a disposizione dei comuni, per programmare le opere di propria competenza secondo le istanze dei territori. Vanno anche rivisti, a nostro avviso, i criteri di accesso al fondo di riserva. Più in generale, l’adeguatezza dello stock di risorse per investimenti va assicurata nella sua dotazione complessiva.

Altro tema importante per i Comuni è quello dell’energia e delle concessioni idroelettriche. “Sappiamo che sono in corso le interlocuzioni col Governo per la proroga al 2029 delle grandi concessioni, ed è un tavolo che anche i comuni seguono con interesse, in quanto vi è agganciata anche la durata delle piccole concessioni, che garantiscono risorse importanti agli enti locali”, ha ricordato Gianmoena.

Nel luglio scorso sono state poste le basi, a livello normativo, per la riorganizzazione del ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Nei prossimi mesi, i Comuni parteciperanno con interesse ai lavori per la messa a terra della riforma. Assai rilevante per i comuni è anche il tema della casa, da affrontare a partire dal ruolo di Itea e degli strumenti di cui dispongono i comuni per incidere sulla gestione della società di sistema, a cui è demandata la gestione anche del loro patrimonio. Importante è poi trovare una leva per valorizzare gli immobili pubblici quali opportunità alloggiative per le famiglie e i lavoratori, soprattutto nelle zone turistiche dove l’accesso al mercato delle locazioni ordinarie è difficoltoso.

Mercoledì prossimo, il CAL si esprimerà anche sul disegno di legge recentemente presentato dalla Giunta sul tema dei grandi carnivori. “Per noi è importante salvaguardare la vivibilità della montagna, che è importante per la cura del territorio e la prevenzione dello spopolamento delle nostre valli.” ha affermato Gianmoena – “Altrettanto importante è fare chiarezza rispetto alla portata dei ruoli e delle responsabilità in capo ai sindaci, che devono poter ricevere informazioni sul tema ma anche poter fornire risposte alle nostre comunità.”

Infine, una riflessione è stata fatta sulla durata del mandato delle Amministrazioni locali in carica, le quali sono state elette – a causa del Covid-19 – con alcuni mesi di ritardo e che sarebbe opportuno potessero godere di un pieno mandato quinquennale entro cui realizzare i propri progetti, facendo slittare le elezioni comunali quantomeno dalla primavera all’autunno 2025. Sempre sul tema elettorale, va difeso – ad avviso del CAL – l’assetto attuale della normativa regionale in merito alla possibilità di esperire un terzo mandato nella carica di sindaco, allineandosi anzi alle più favorevoli novità che dovessero sopraggiungere a livello nazionale. In proposito, è noto l’intervento recentemente operato dal Governo ma, in linea con quanto richiesto anche da ANCI nazionale, si ritiene che non vadano discriminati i comuni più grandi, garantendo anche negli stessi la possibilità di concorrere per il terzo mandato amministrativo.

“Su questi e altri temi, che saranno sintetizzati in un documento” – ha concluso il Presidente del CAL -“auspichiamo di poter aprire un confronto con la Giunta e le Strutture provinciali, per poi fare nuovamente il punto con il Presidente della Provincia nel prossimo giugno e poi nell’ambito delle trattative per il prossimo Protocollo di finanza locale.”

L’Assessore Giulia Zanotelli ha quindi preso la parola, per identificare, fra i molti temi posti dal CAL, alcune priorità su cui ha promesso che sarà concentrato l’impegno proprio e quello delle Strutture nelle prossime settimane. Sul tema del personale, innanzitutto, occorrerà concentrarsi sulla formazione e la valorizzazione dei dipendenti comunali, valorizzando le esperienze finora maturate ma anche dando spazio a qualche iniziativa innovativa. In merito alla revisione del fondo perequativo, c’è ampia disponibilità a formare dei gruppi di lavoro, per redigere i necessari correttivi ad un modello che poi dovrà essere però portato a piena applicazione. Centrale sarà, inoltre, il tema della riorganizzazione del ciclo dei rifiuti, su si confida che il lavoro tecnico recentemente avviato possa portare ai suoi frutti.

“Siamo qui ben volentieri oggi per raccogliere le istanze degli Enti locali, e per porre le basi di un rapporto con gli Enti locali, che vorremmo fosse estremamente costruttivo, in continuità con la precedente legislatura.” – ha affermato il Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti – “L’autonomia cresce e si rinnova, infatti, anche con il valore aggiunto arrecato dai Comuni.” Gli ultimi cinque anni – ha riconosciuto Fugatti – hanno effettivamente evidenziato difficoltà nell’assicurare una programmazione delle risorse a favore degli Enti locali, ma l’auspicio è che la situazione possa ora normalizzarsi. Importante, ed al centro del programma di legislatura di questa Giunta, sarà certamente il tema della casa, sia per superare i problemi stratificatisi nel tempo rispetto alla gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, che per sviluppare forme nuove di valorizzazione di altri asset anche nella disponibilità dei comuni.

Sul tema dei grandi carnivori – ha affermato Fugatti – si registra un miglioramento dei rapporti con ISPRA e con i Ministeri. Il disegno di legge in corso di esame presso il Consiglio, che stabilisce – sulla base di apporti scientifici – un contingente di abbattimenti tale da non pregiudicare la salvaguardia della specie, è parte di un percorso che si sta portando avanti, in un’ottica di dialogo più costruttivo con gli altri interlocutori istituzionali, che dimostrano di avere preso quantomeno coscienza della problematica.

Disponibilità è stata espressa anche a discutere con Bolzano del tema della salvaguardia della durata quinquennale del mandato per le Amministrazioni in carica. Per quanto concerne la possibilità per i sindaci di correre per un terzo mandato, si attende di vedere come la questione sarà definita a livello nazionale, per valutare poi quali modifiche eventualmente apportare all’ordinamento regionale. Attenzione è stata assicurata anche al tema delle minoranze e dei rapporti istituzionali con il Comun general de Fascia, con il quale c’è un dialogo in corso.

Il confronto con i sindaci

Nel dibattito, è intervenuto Gianni Nicolussi Zaiga, Sindaco di Luserna, per evidenziare la situazione di difficoltà organizzativa dei piccoli comuni dove sono insediate le minoranze germanofone. Essi sono stati toccati dalle riforme degli ultimi anni senza particolari forme di salvaguardia, che sarebbero invece fondamentali affinché questi enti possano mantenere la propria efficienza e, quindi, la capacità di essere un riferimento per le comunità locali.

Roberto Oss Emer, sindaco di Pergine Valsugana, ha posto l’accento sulla necessità di lavorare con particolare urgenza sui temi di carattere finanziario, affinché il quadro delle novità (e conseguentemente delle risorse a disposizione di ogni ente) sia noto in tempo utile per programmare i bilanci dei comuni. Disappunto reca inoltre, secondo Oss Emer, il numero di alloggi in disponibilità di ITEA e non reimmessi in circolo: si tratta di una situazione che certamente si è stratificata nel tempo, ma che va oggi risolta in ogni modo.

Franco Ianeselli, sindaco di Trento, ha richiamato soprattutto l’importanza di impostare il dialogo fra Enti locali e Giunta provinciale nel giusto modo e con i giusti tempi di discussione, per evitare che le scelte debbano poi maturare senza un adeguato confronto per rincorrere le scadenze.

Vittorio Stonfer, sindaco di Giovo, ha voluto portare ancora all’attenzione della Provincia la necessità di chiudere il percorso di trasferimento del personale ausiliario delle scuole dell’infanzia provinciali in capo alla Provincia stessa.

Gianni Beretta, sindaco di Levico Terme, è intervenuto per ringraziare il Presidente Gianmoena del lavoro di sintesi da cui nasce questo documento. Ha inoltre rimarcato le difficoltà recenti incontrate dai comuni nell’uso delle piattaforme informatiche per gli appalti, ed espresso l’auspicio che gli enti locali siano posti nelle condizioni di accedere efficacemente anche alle opportunità di finanziamento esterne al sistema provinciale.

Mirko Montibeller, sindaco di Roncegno, ha rimarcato l’esigenza di chiarire gli aspetti relativi all’accesso degli Enti locali trentini alle fonti di finanziamento esterne al sistema provinciale, in particolar modo statali, nella cornice del particolare ruolo che lo Statuto di autonomia riconosce alla Provincia in merito al finanziamento delle autonomie locali. Occorre su questo che i comuni possano rifarsi ad indicazioni per quanto possibile univoche.

Giacomo Redolfi, sindaco di Mezzana, riprendendo il tema dei grandi carnivori, ha espresso l’auspicio che, anche con il disegno di legge in corso d’esame, possa essere finalmente delineato un percorso per affrontare una problematica centrale per la vivibilità del nostro territorio. Occorre che sia accresciuta la consapevolezza delle criticità che stanno vivendo le nostre comunità locali, sia all’interno del Trentino stesso che in Italia ed in Europa, e che possa sanarsi la frattura esistente fra chi vive quotidianamente il territorio montano e chi continua a non comprendere la gravità della problematica. A fronte delle sollecitazioni di ISPRA rispetto alle misure da adottare per precludere all’orso l’accesso ai cassonetti dei rifiuti urbani, si condivide l’urgenza di adottare le precauzioni richieste, ma è evidente che i relativi costi non possono essere posti a carico dell’utenza, attraverso la tariffa rifiuti.

Enrico Galvan, sindaco di Borgo Valsugana, ha voluto richiamare l’attenzione sulla necessità di prevedere, fin d’ora, le ricadute degli investimenti finanziati dal PNRR sui bilanci di parte corrente dei comuni: in particolare, si sono finanziati molti nuovi posti in asili nido, ma è evidente che poi dovranno essere trovate le risorse per sostenerne la gestione.

In conclusione, sia il Presidente Fugatti che l’Assessore Zanotelli hanno manifestato ampia disponibilità ad analizzare i temi posti alla loro attenzione dal CAL, ed a rivedere il Consiglio in tempo utile per la manovra di assestamento di bilancio della Provincia, nell’ambito della quale potranno essere già affrontati alcuni temi di più immediata rilevanza.

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