L’attenzione di questa edizione sarà focalizzata, prima ancora che sul pesce, sui pescatori, a partire dalla piccola pesca.
La partecipazione del mondo della pesca e del pescato veneto è assicurata, nonostante la crisi del settore, grazie alla partecipazione diretta di “Slow Food Veneto”, insieme al Ristorante Trattoria Al Ponte di Lusia, tra i più famosi locali polesani e veneti di cucina di territorio.
Quella dedicata al Veneto è un’isola del gusto da 100 metri quadrati (Trattoria il Ponte Enoteca e Vini del Veneto – spazio D05) con annessa cucina e divisa in due settori: uno dedicato alla degustazione dei vini (curata da Slow Food) e uno dedicato a degustazione dei prodotti ittici (curata dal ristorante polesano). Altre aziende venete hanno contribuito a fornire prodotti: sono pervenuti 35 kg di alici, 150 kg di cozze e vongole, 5 quintali di fasolari, forniti da Linea Blu Srl, Organizzazione Produttori I Fasolari, Cooperativa pescatori di Pila; Consorzio cooperative pescatori del Polesine OP; Cooperativa agricola fra pescatori.
“Ringrazio Slow Food Veneto, i soci e i dirigenti – ha affermato l’assessore regionale alla pesca Franco Manzato – perché con il loro impegno e quello delle categorie produttive offrono una vetrina importante al nostro sistema di pesca, in forte crisi per la riduzione del pescato causata da più fattori esterni, non tutti chiariti. Come Regione siamo in prima linea al loro fianco, per supportarli nel superamento di questa fase rispetto alla quale le marinerie hanno richiesto di allungare di due mesi il fermo pesca, in modo da favorire la ripresa delle risorse del nostro mare”.