Ondra, classe 1993, è un famoso arrampicatore ceco. Pratica le competizioni di difficoltà e boulder, oltre che l’arrampicata in falesia. Dati i suoi risultati straordinari in gara e su roccia è considerato uno degli arrampicatori sportivi più forti di tutti i tempi
NordEst – Il fascino delle Dolomiti richiama ancora una volta il forte arrampicatore ceco tra le Pale di San Martino. Ondra, ha iniziato a scalare da giovanissimo grazie alla passione trasmessagli dai genitori, anch’essi arrampicatori. Nel 1999 (all’età di sei anni) a Rovigno in Croazia arrampica per la prima volta su dei 6a chiodati ogni mezzo metro.
Nel 2001 (all’età di otto anni) raggiunge il 7b+ a vista e nel 2002 (all’età di nove anni) il 7c+ a vista e l’8a lavorato. L’8a a vista arriva nel 2003 (all’età di dieci anni). Nel 2004 (all’età di undici anni) scala numerosi 8a+ a vista[7] e l’8c lavorato.
Nel 2005 (all’età di dodici anni) è il turno dell’8b a vista. È ormai un nome famoso sulle riviste specializzate e, nel 2006, sale il suo primo 9a Martin Krpan a Mišja Peč. Oggi vanta due mondiali lead e un mondiale boulder, oltre a quattro premi Salewa Rock Mountain.
Ondra a Primiero
Il ventisettenne climber ceco è arrivato ai piedi delle Pale di San Martino venerdì sera direttamente dalla Repubblica Ceca. Sabato mattina si è recato a Passo Rolle, dove accompagnato dal presidente delle guide alpine Aquile di San Martino Rocco Romagna ha raggiunto la base della falesia “Franco Marta”, palestra naturale degli istruttori del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Passo Rolle. Ad accompagnarli una troupe tv, chiamata a filmare il tentativo del climber ceco.
Pur se in una giornata non particolarmente bella, approfittando dell’unica finestra senza precipitazioni della mattinata, Adam Ondra ha subito messo le mani su “Bomba TV”, spettacolare via classificata come 8a, aperta nel 1995 da Maurizio Zanolla “Manolo”, che proprio sulle pareti di Passo Rolle ha compiuto alcune delle sue leggendarie imprese sportive.
Il ritorno in valle
Per Ondra si è trattato di un piacevole ritorno sulle nostre Dolomiti, dato che qualche anno fa, proprio insieme a Manolo aveva provato a ripetere Eternit, la via aperta dal “Mago” alla falesia del Baule, sulle Vette Feltrine.