La zanzara tigre, è un insetto di origine asiatica, presente in Africa, Sud-est asiatico, India, America Centrale e Sud America. Si è stabilmente insediata anche in Friuli Venezia Giulia dal 1995. Depone le uova in piccole raccolte d'acqua stagnante.
È molto aggressiva pungendo insistentemente quasi sempre all'aperto e durante il giorno rendendo le aree di vita quotidiana invivibili.
È responsabile anche di malattie virali come la febbre da Chikungunya e la dengue. Per ridurre la presenza di zanzara tigre nel territorio e prevenire la diffusione di malattie, la sola disinfestazione delle aree pubbliche da parte dei Comuni non è abbastanza.
Come combatterla con l'aiuto di tutti
I singoli cittadini devono adottare sistematicamente semplici regole nelle aree private perché solo un intervento collettivo può ridurre la presenza dalle zanzare.
Per questo è necessario:
- trattare periodicamente (da aprile a ottobre) i tombini presenti nelle aree private con i prodotti larvicidi in vendita nelle agrarie o nelle farmacie
- pulire i tombini prima dell'inizio dei trattamenti
- verificare che le grondaie non siano otturate per evitare ristagni d'acqua
- assicurare la continuità dei trattamenti e delle altre azioni anche nei periodi di assenza
- eliminare le raccolte d'acqua da sottovasi, annaffiatoi, bidoni, copertoni e da qualsiasi altro contenitore, mantenendoli al riparo dalle piogge
- innaffiare direttamente, tramite pompe, gli orti e i giardini. Nell'impossibilità, coprire i bidoni e altre riserve d'acqua con coperchi a tenuta o con zanzariera integra, fissata e ben tesa
- evitare l'abbandono e l'accumulo all'aperto di materiali che possano trattenere l'acqua piovana (copertoni, vasi, sottovasi, teli plastici, bottiglie, barattoli…)
- introdurre pesci rossi, che si nutrono delle larve di zanzara, nelle vasche ornamentali
- provvedere al regolare sfalcio dell'erba.