La "mission" istituzionale di un'area naturale protetta, in ogni parte del mondo, è quella di tutelare i beni naturali e culturali preservandoli per le future generazioni. Il mondo è sempre più complesso e veloce, la globalizzazione, il prevalere delle logiche di mercato su quelle di tutela ambientale e di solidarietà sociale sono sotto gli occhi di tutti.
Alle Dolomiti Bellunesi, nel nostro piccolo, lavoriamo da 15 anni per coniugare questa responsabilità di conservare ambienti unici e fragili, con la necessità di coinvolgere la gente, sia i residenti sia i turisti, in un ampio progetto di forte tutela ed accorta valorizzazione.
Il recupero delle malghe in quota, con l'ampio uso di fonti rinnovabili, la riqualificazione della rete sentieristica, la realizzazione dei centri visitatori, le centinaia di iniziative e ricerche scientifiche, la valorizzazione delle tradizioni del territorio, il progetto Carta Qualità, la reintroduzione della marmotta, sono solo alcuni degli esempi di un modo di intendere il Parco: chiari obiettivi di conservazione con la gente e per la gente.
In questo contesto le Dolomiti Bellunesi hanno conseguito il primato di avere il primo piano del parco e di sviluppo socio economico approvato tra tutti i 22 parchi nazionali italiani, oggi stiamo discutendo il regolamento, dopo aver approvato la riperimetrazione, con lo stesso metodo: con un ampio e trasparente coinvolgimento della gente.
In Valle del Mis stiamo operando per una radicale trasformazione dell'ospitalità turistica: un giardino botanico, la riqualificazione della rete sentieristica, un centro visitatori, aree pic nic e punti fuoco, giochi per i bimbi, un parcheggio controllato e disciplinato …, con l'idea che quella zona del comune di Sospirolo, ma anche nella parte di Gosaldo, possa davvero essere un motore per il turismo "en plein air" nel Parco.
Ma turismo non deve essere distruzione dell'ambiente naturale.
Non può essere parcheggio selvaggio ed accensione indiscriminata di fuochi dovunque. Non può essere rumore assordante a tutto volume o campeggio abusivo ed indiscriminato.
Per noi il turismo nel Parco, in un area di proprietà dell'Ente Parco o di demanio dello Stato, deve poter rispondere a due esigenze fondamentali: rispetto del bisogno di pace e riposo della gente, rispetto della natura in un Parco Nazionale.
Per questo, mentre è in corso un progetto di riqualificazione di oltre un milione mezzo di euro (con fondi comunitari e propri dell'Ente Parco, grazie ad una splendida collaborazione con la Regione Veneto ed il Comune di Sospirolo), non possiamo non intervenire per disciplinare comportamenti che possono causare impatti sugli ecosistemi che siamo chiamati a tutelare.
Nello specifico per i Cadini della Val Brenton occorre considerare che le concrezioni calcaree e le micro alghe sono ovviamente danneggiate dalla presenza antropica e dall'uso di creme solari o altri prodotti a base chimica.
Nessuno pensa di vietare il refrigerio o il bagno nei torrenti nelle zone del Parco dove non ci siano rischi per l'ambiente naturale, legati all'eccessiva presenza dell'uomo; ma i Cadini sono un ambiente naturale di pregio che merita di essere tutelato, come richiesto anche nelle segnalazioni ricevute in questi anni da molti visitatori dell'area.
La gestione dell'area è onerosa e complessa. Il contributo ordinario che il Parco riceve dal Ministero è di poco più di un milione di euro l'anno, e viene utilizzato per coprire le spese e realizzare parte degli interventi sul territorio. Grazie alla nostra capacità di intercettare ulteriori finanziamenti pubblici (Unione Europea, Regione del Veneto…) e privati (Fondazione Cariverona, sponsorizzazioni da imprese locali), stiamo costruendo, con tenacia e impegno, uno dei più efficaci parchi d'Italia.
Abbiamo chiesto solo un piccolo sacrificio: un biglietto per l'ingresso al giardino botanico e ai Cadini (per goderne della bellezza e del refrigerio ma senza potersi immergere), che è stato stabilito in 5 € per i maggiorenni, in 3 € per i residenti dei comuni del Parco e per i ragazzi dai 12 ai 17 anni. I bambini con meno di 12 anni e tutti i residenti nel Comune di Sospirolo entrano invece gratuitamente. In ogni caso per tutto il 2008 l'ingresso costerà solo 1 euro (e sarà gratuito per i bambini e per i residenti a Sospirolo).
E' una misura pensata innanzitutto per finanziare lo sviluppo dell'orto botanico e la sua gestione, che è onerosa per l'Ente, anche perché abbiamo voluto realizzare un progetto di gran pregio con l'abbattimento di ogni barriera architettonica per i disabili motori e visivi (grazie al grande impegno del Centro Internazionale del Libro Parlato "A. Sernagiotto", di Feltre).
Crediamo che tutti comprendano che il pagamento di 5 € per tutta la giornata e per il parcheggio (che è la manovra a regime dal 2009) o il semplice 1 € per quest'anno, sia davvero un gesto simbolico in confronto a quel che offre la Valle del Mis nel parco nazionale Dolomiti Bellunesi.
Noi tutti siamo abituati al costo della vita… ma quanto costa un parcheggio in città? O un treno o un aereo? Per non parlare di una mostra culturale o di uno spettacolo al cinema… Crediamo davvero che il biglietto d'ingresso sia solo un contributo e non una barriera per alcuno.