In crisi invece il turismo nazionale ancora in flessione
Venezia – Il mese di settembre ha confermato e consolidato l’appeal turistico del Veneto, dopo un primo semestre dell’anno corrente decisamente in negativo per arrivi e presenze a causa delle inclementi condizioni meteorologiche. “I dati elaborati dalla Direzione Sistema Statistico Regionale – ha fatto presente l’assessore regionale al turismo, Marino Finozzi – certificano infatti un aumento complessivo degli arrivi turistici dello 0,9 per cento rispetto al periodo gennaio-settembre dello scorso anno, a fronte di pernottamenti che invece sono calati numericamente dell’1,6 per cento. Risalta la situazione di crisi in cui si dibatte il turismo di origine nazionale, dove gli arrivi calano dell’1,8 per cento e le presenze del 6,6 per cento: quindi meno gente che va in vacanza e per meno giorni. Per contro, il turismo straniero ha fatto registrare una crescita degli arrivi del 2,3 per cento e un aumento dei pernottamenti dell’1,1 per cento. Questo afflusso dall’estero fa sì che la quota dei turisti stranieri abbia raggiunto quasi il 66,9 per cento del totale degli arrivi e il 63,4 per cento delle presenze dell’intera regione”.
I numeri confermano anche lo straordinario interesse per il Veneto da parte dei turisti russi, le cui presenze sono cresciute del 19 per cento, dato che li colloca ormai al nono posto nella top ten dei pernottamenti con la prospettiva di superare quest’anno il milione di presenze, e dei turisti cinesi che hanno aumentato i loro pernottamenti del 22 per cento. Ai primi posti per pernottamenti si confermano peraltro i tedeschi (con circa 13,2 milioni di presenze), gli austriaci (con quasi 3,2 milioni), gli olandesi con poco meno di 2,9 milioni.
“Questo andamento – ha aggiunto Finozzi – ci fa guardare con ottimismo al bilancio generale del 2013, all’inizio di una stagione turistica invernale che si apre sotto i migliori auspici. Certo, il numero dei turisti non ci dice quanto hanno speso e quale sia la redditività delle nostre imprese turistiche, ma sono in ogni caso significativi rispetto ai cali registrati in altre parti d’Italia e ci confermano anche la validità delle nostre iniziative di promozione, che sono più mirate e ottengono risultati pur con una minore disponibilità finanziaria regionale”.
“L’analisi dei dati a tutto settembre – ha detto ancora l’assessore – conferma il sempre maggiore appeal delle città d’arte, dove le presenze crescono del 2,3 per cento, e il ritorno di interesse per il termalismo, che cresce dello 0,2 per cento. Conferma inoltre che il turista cerca qualità: diminuiscono infatti di un ulteriore 9 per cento le presenze negli alberghi a 1 o 2 stelle, calano leggermente (dell’1,7 per cento) anche quelli a 3 stelle, crescono del 4 per cento quelli a 4 stelle e del 2,1 per cento quelli a 5 stelle e di lusso. Si conferma l’attrattiva dell’agriturismo dove i pernottamenti aumentano del 9,1 per cento, mentre sono in sofferenza, sia pure contenuta, le altre tipologie ricettive”.