Treviso è una delle aree del Veneto più colpite dalla crisi, i profughi costeranno alla collettività altri 6 milioni di euro
Venezia – “Errare è umano, perseverare, diabolico. Ancora una volta sto con i Sindaci, che ancora una volta dicono no. Altri 510 profughi a Treviso, una delle aree del Veneto più colpite dalla crisi, è un non senso, che tra l’altro costerà alla collettività altri 6 milioni di euro”.
Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ribadisce il suo no all’arrivo di nuovi profughi a Treviso e nel Veneto e torna a schierarsi con i Sindaci che hanno già fatto sapere la loro contrarietà.
“Se Sindaci di ogni colore politico, che conoscono ogni centimetro delle realtà che amministrano dicono no – incalza Zaia – un motivo ci sarà. Anzi, ce ne sono molti e abbiamo il diritto di pretendere che vengano ascoltati”.
“Sarebbe anche ora – continua Zaia – che qualcuno considerasse anche le ingenti somme che verranno spese. Sei milioni – conclude – sono ben più dei cinque per i quali il Consiglio regionale si sta scannando per decidere se usarli per sostenere la scuola o l’economia turistica, che ne avrebbero bisogno entrambe”.
“Non si commetta – conclude Zaia – l’errore di considerare i Veneti cittadini di serie B. Non lo meritano , per il momento durissimo che stanno vivendo e per la seria e concreta solidarietà che esprimono accogliendo ben 514 mila immigrati stranieri in una regione di 5 milioni di abitanti”.