Da quando è stato attivato in Trentino il numero verde 800.867.388 per informazioni di carattere tecnico, sanitario o di altra natura. Aggiornamento anche sui primi test relativi ai 4 casi sospetti di infezione da Coronavirus annunciati martedì 25 febbraio L’Azienda sanitaria rende noto che tutti e 4 i test hanno dato esito negativo e quindi non è stata evidenziata alcuna presenza di Covid-19
Trento – Nuove misure per contrastare la diffusione del coronavirus alla luce dell’evoluzione epidemiologica
Evitare di recarsi in pronto soccorso o negli ambulatori dei medici di famiglia se si ha la febbre, tosse e problemi respiratori e contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia o la guardia medica per concordare tempi e modi della visita. Attivato un pre-triage con un percorso immediato e un’area dedicata per persone che presentano sintomi influenzali. Queste le ultime misure decise per diminuire le occasioni di contagio nelle sale di attesa degli ambulatori dei medici e nei pronto soccorso dell’Apss.
Decise dalla taskforce coronavirus dell’Apss le misure per diminuire le occasioni di contagio nelle sale d’attesa. In questa fase epidemica, è fortemente raccomandato ai pazienti con sintomi influenzali (febbre, tosse e problemi di respiro), prima di recarsi nello studio del medico di medicina generale o pediatra di libera scelta, di contattare il professionista al telefono. Il medico, attraverso alcune domande, farà un’anamnesi individuando eventuali casi a rischio per i quali sono previste modalità di presa in carico specifiche. Anche per l’accesso agli ambulatori di Continuità assistenziale (Guardia medica) è stato disposto l’obbligo di appuntamento telefonico.
Per quanto riguarda l’accesso ai pronto soccorso degli ospedali trentini è stato deciso di attivare un’area di pre-triage e un percorso dedicato per le persone che presentano sintomi influenzali e che provengono da zone a rischio. Per evitare il contatto con gli altri pazienti saranno dotate di mascherina e invitate a lavarsi le mani con soluzione idroalcolica. Il punto di pre-triage è attivo all’ospedale di Arco e dal pomeriggio al Santa Chiara di Trento; a partire da giovedì, sarà attivato negli altri ospedali trentini.
Per le informazioni sul Covid-19, oltre al numero nazionale di pubblica utilità 1500, è disponibile in Trentino, il numero verde 800 867 388 (dalle ore 8 alle ore 20) che fornisce indicazioni sanitarie e tecniche.
Misure di sostegno alle imprese
“Stiamo lavorando per aprire un tavolo di confronto con il mondo del credito. Condividiamo con le categorie economiche ed i sindacati la preoccupazione dell’impatto del Coronavirus sull’economia e sul lavoro. Nell’incontro che stiamo organizzando cercheremo di individuare un pacchetto di misure adeguate per assorbire i contraccolpi di una fattispecie completamente nuova, il mancato guadagno patito in questo periodo di emergenza da imprenditori e lavoratori.
Come abbiamo fatto in passato quando si sono dovuti affrontare i problemi dei danni causati di calamità naturali, anche questa volta vogliamo stare accanto a chi lavora e fa impresa”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, che ha discusso oggi questa ipotesi con la sua Giunta. Le strutture provinciali sono già al lavoro per definire i contorni di una possibile proposta da condividere nelle prossime settimane con il mondo del credito e le parti sociali.
Il numero verde
L’afflusso delle telefonate, in mancanza del numero verde, avrebbero creato un notevole ostacolo all’operatività del 112 che, ricordiamo, è destinato all’emergenza sanitaria quotidiana.
Per ringraziare il personale e i volontari della Centrale Unica di Emergenza per grande impegno profuso in questi giorni e constatare di persona il funzionamento del servizio, il presidente della provincia autonoma di Trento e l’assessore alla salute si sono recati questa mattina nella sede di Via Pedrotti, dove hanno anche svolto un incontro tecnico con il responsabile del servizio Prevenzione Rischi Stefano Fait, il direttore di Trentino Emergenza Paolo Caputo e il direttore generale dell’Azienda Sanitaria provinciale Paolo Bordon.
Il servizio del numero verde è stato istituito su modello del numero unico di emergenza e utilizza la stessa struttura tecnologica e operativa: è infatti multilingue e permette la tracciatura delle chiamate, anche per intercettare eventuali bisogni di emergenza da dirottare sul 112.
Che cosa chiedono i trentini
Da quanto è stato attivato ha consentito di rispondere alle richieste più disparate dei cittadini: da quesiti su come comportarsi in caso di contatti con persone presumibilmente provenienti da aree a rischio, all’opportunità degli spostamenti o di partecipazione ad eventi culturali e sportivi, fino a richieste specifiche di consigli sanitari in caso di dubbi o lievi malesseri riconducibili alla patologia del Covid-19.
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Ricette digitali, criticità nazionali
A causa di problemi al sistema informatico delle ricette dematerializzate a livello nazionale si stanno verificando disservizi per le prescrizioni elettroniche da ritirare in farmacia. I tempi di ripristino del servizio non sono al momento noti e non dipendono dai sistemi informatici provinciali; i tecnici dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari sono comunque impegnati per ridurre al minimo le conseguenze del disservizio. Apss si scusa per i disagio causato ai cittadini e ai professionisti. Trattandosi di un problema informatico a livello nazionale non ci saranno ovviamente conseguenze per i medici che non hanno potuto rilasciare le ricette in formato digitale.