Il tasso di inflazione a marzo è salito al 2,5%, dal 2,4% di febbraio. Lo rileva l’Istat in base alle stime provvisorie che indicano un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,4%. Il tasso tendenziale è il più alto da novembre 2008, quando l’inflazione si attestò al 2,7%.
L’accelerazione dell’inflazione, spiega l’Istat, risente in primo luogo delle tensioni sui beni alimentari e sui beni energetici non regolamentati (carburanti, gasolio da riscaldamento ecc…). L’inflazione di fondo al netto di energetici e alimentari freschi è infatti pari all’1,8%, mentre esclusi solo i beni energetici l’indice è pari all’1,9%. A sostenere la dinamica dei prezzi contribuiscono però anche i servizi ed in particolare i trasporti e i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. Per quanto riguarda l’indice Ipca armonizzato europeo, l’Istat registra un aumento del 2% rispetto a febbraio e del 2,6% rispetto a marzo 2010, con un’accelerazione di cinque decimi di punto percentuale rispetto a febbraio 2011 (+2,1%). La forte variazione congiunturale, spiega ancora l’istituto di statistica, "é in gran parte dovuta al venir meno dei saldi stagionali". Per quanto riguarda l’inflazione acquisita infine, il tasso calcolato è dell’1,8%.
A Marzo benzina +12,7%, gasolio +18,5% – I prezzi della benzina a marzo hanno registrato un’impennata del 12,7% rispetto allo stesso mese del 2010 e del 3,4% rispetto a febbraio 2011. Lo rende noto l’Istat con le stime sull’inflazione, aggiungendo che il prezzo del gasolio è aumentato del 18,5% su base annua e del 4,3% su base mensile. Per entrambi i carburanti l’Istat ha rilevato un’accelerazione rispetto al tasso di crescita tendenziale di febbraio, pari all’11,9% per la benzina e al 18,1% per il gasolio.