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Intervento 19, saranno 1.369 le opportunità occupazionali con i lavori socialmente utili

Sono 1.369 con 5 opportunità occupazionali da attivare nel 2019 nell’ambito dell’Intervento 19, di cui 1.115 ancora da assegnare. e 245,5 già assegnate perché richieste da Enti che hanno presentato progetti pluriennali

Trento – L’ambito è quello dei lavori socialmente utili, rivolti a soggetti “deboli” ed iscritti ad apposite liste. Ad essi si aggiungono inoltre 40 opportunità occupazionali riservate annualmente a lavoratori disabili con invalidità di tipo psichico-intellettivo pari o superiore all’80%, 15 per i progetti pluriennali di servizi domiciliari, 20 a favore di madri di famiglie monoparentali. La decisione è stata assunta dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore al lavoro Achille Spinelli.

Fra le novità, la possibilità di assegnare alcuni lavoratori a progetti presentati da Enti appartenenti ai territori colpiti dall’emergenza maltempo di fine ottobre 2018.

La proposta relativa al 2019, oltre alle opportunità già citate, prevede inoltre la possibilità di assegnare 40 opportunità a favore di lavoratori coinvolti in progetti nuovi o ad integrazione di quelli già approvati, da distribuire secondo criteri che tengano conto delle particolari situazioni territoriali, del fatto che sono presentati da nuovi beneficiari del finanziamento e della disponibilità del beneficiario del finanziamento ad aumentare il numero delle opportunità con risorse a proprio carico.

Verrà data priorità a nuovi progetti o a integrazione di progetti, presentati da Enti appartenenti ai territori colpiti dall’emergenza maltempo di fine ottobre 2018.

  • In breve

Elezioni: M5s Trentino chiede voto elettronico o per posta. “A conti fatti, appare evidente come il sussidio per il viaggio non sia la soluzione ideale per garantire il diritto di voto dei trentini all’estero e come sia invece necessario introdurre nuove modalità di voto. Il M5S aveva depositato una proposta di mozione per introdurre il voto elettronico o il voto per corrispondenza per i trentini all’estero, modalità già prevista per le elezioni politiche”. Lo affermano i consiglieri provinciali trentini del Movimento Cinque stelle Alex Marini e Filippo Degasperi, spiegando di avere ricevuto i dati sui costi del voto per le provinciali di chi vive all’estero, chiesti in un’interrogazione a inizio consiliatura. “Una prima analisi – spiegano – aveva già dimostrato come il diritto di voto previsto dall’articolo 48 della Costituzione fosse sostanzialmente inesigibile, l’affluenza era infatti di poco superiore al 2%”. I dati hanno fatto emergere, spiegano, che “risulta una spesa di oltre 500 euro per elettore” e l’affluenza resta scarsa.

 

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