L’INTERVISTA/Chi è Giusepppe Giovanelli – Giuseppe Giovanelli, 59 anni, ex tecnico Telecom (Nella foto il secondo da sinistra), negli anni ’87-’95 è stato sindaco di Imèr, per molti anni impegnato nel mondo degli Sport Invernali dove ha fatto una lunga esperienza dirigenziale partendo dalla “gavetta” di presidente di una piccola Società Sportiva di Paese (G.S. Pavione di Imèr) passando a responsabile tecnico dello sci da Fondo Trentino e successivamente a Presidente della FISI Trentino per 8 anni e in seguito per 4 anni Consigliere Nazionale con delega alla gestione della squadra Nazionale di Fondo nel periodo 2004-2007 con due mondiali e 1 Olimpiade.
Giovanelli, come nasce la sua candidatura nell’Azienda per il turismo?
"La mia candidatura è nata in seguito di una precisa richiesta di alcuni sindaci della Valle che mi hanno chiesto la disponibilità ad impegnarmi nel settore della promozione turistica. Dopo alcune verifiche e valutazioni, ho dato la disponibilità a condizione che questo non mi metta in conflitto con l’attuale presidente, Antonio Stompanato, con il quale sto collaborando all’organizzazione del Mondiale Studentesco Orienteering del prossimo maggio. Un appuntamento che non possiamo fallire magari a causa di tensioni “elettorali", non possiamo permettercelo".
La sua candidatura è espressione dell’urgente necessità di un presidente di Apt, finalmente sopra le parti. Crede sia davvero necessario sperimentare questa strada che da altre parti è realtà da tempo?
"Da più parti, nell’ambiente degli operatori di settore, ho raccolto il pensiero che servirebbe una persona sopra le parti che non abbia interessi diretti e penso di avere questa libertà che non mi vincola ad alcun interesse diretto. Comunque la decisione ultima sarà solo dopo la nomina del Consiglio di Amministrazione dell’Apt, del quale sarà necessario valutare le varie anime e componenti di rappresentatività".
Non solo sopra le parti, il turismo locale è in stallo ormai da troppi anni… quali i suoi obiettivi?
"Innanzitutto capire le dinamiche e le esigenze delle varie categorie di settore. Sarebbe mia intenzione mettere in campo una concreta “operazione ascolto” per poi stabilire assieme una strategia da portare avanti. Dobbiamo tornare a fare squadra, creando sinergie di lavoro in unica direzione. Credo di non dire niente di nuovo nel dire che è necessario e fondamentale un grande “rilancio del nome/brand di S.Martino di Castrozza”. Un marchio prima ancora che un nome, che in molti ambienti, ho potuto riscontrare, ha ancora un grande fascino sia in Italia sia all’estero soprattutto in Germania. Non conosco esattamente le dinamiche e le strategie in essere attualmente ma credo sia necessario rivedere e ristudiare la commercializzazione e l’offerta turistica dell’ambito. L’impressione è che si siano perse alcune fette di mercato solo perché “manchiamo sulla piazza”. Strategico in questo senso credo che sia proporsi in sinergia con il Consorzio Impianti a Fune con azioni condivise e mirate sui mercati di settore".
Belle parole, ma sappiamo bene che tra fondovalle e San Martino di Castrozza non corrono sempre ottimi rapporti.
"E’ fondamentale oggi, cercare di unire gli sforzi del fondovalle con S.Martino di Castrozza nell’intento di raggiungere obiettivi comuni. Del resto le due località hanno bisogno l’una dell’altra senza trascurare le esigenze e le necessità di Sagron Mis e Canal S.Bovo che hanno le loro caratteristiche e peculiarità che le distinguono certamente da Primiero e S.Martino di Castrozza. Ma non per questo meno coinvolte in un progetto di crescita turistica comune e di sviluppo territoriale condiviso".
Lo sport non mancherà nel suo piano di rilancio del turismo?
"Penso di valorizzare al massimo le potenzialità dello Sport locale. Abbiamo un grande potenziale organizzativo che se giustamente motivato e valorizzato potrebbe essere un valore aggiunto nella offerta di eventi sportivi,anche di buon livello,che la nostra zona potrebbe indire. La Comunità di Valle ha costituito delle commissioni di lavoro e di studio in vari settori dell’economia e nel sociale,una di queste è stata destinata al settore turistico e produttivo,credo sia necessario un confronto con questa neonata commissione per pianificare collaborazioni e strategie in modo di sviluppare forme di crescita condivisa in modo che non succeda,come spesso accade,che ognuno sceglie una propria strada ,senza mai incontrarsi, nel tentativo magari di raggiungere gli stessi obiettivi,sarebbe veramente assurdo".
Turismo che deve confrontarsi però anche con un ambiente unico?
"Anche se non è di stretta competenza dell’Apt, credo che sia necessario spendere due parole per il nostro territorio, penso che una località che vive di turismo non possa esimersi dalla responsabilità di tutela della natura e delle bellezze che ci circondano, è importante che i messaggi che trasmettiamo siano anche rivolti ai beni più importanti che abbiamo che sono l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo, i nostri ospiti devono vedere questi “beni della natura” come un valore aggiunto delle nostre valli. Dobbiamo spenderci per valorizzare queste fonti di benessere naturale in strettta sinergia con il Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino".