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Iraq, Attacco a soldati italiani: “Per quattro di loro situazione seria”

E’ trascorsa tranquilla la prima notte in ospedale per i cinque militari italiani rimasti coinvolti ieri nell’attentato in Iraq. A quanto apprende l’Adnkronos da fonti dello Stato Maggiore della Difesa, i cinque militari non sono in pericolo di vita ma per quattro di loro la situazione resta ancora seria.

NordEst (Adnkronos) – Due militari hanno subito amputazioni a causa delle gravi ferite riportate. A un militare dell’Esercito è stata amputata la gamba sopra al ginocchio, mentre un militare della Marina ha subìto l’amputazione di parte del piede. Un altro militare ha riportato diversi traumi interni con alcuni versamenti e costole rotte.

Un altro militare della Marina ha riportato nell’attacco diverse fratture ed è sottoposto a trattamento proprio perché i medici stanno provando a evitare rischi di amputazione. Un quinto militare invece ha subito traumi importanti ma meno rilevanti degli altri e le sue condizioni non destano preoccupazione.

Alcuni dei cinque militari italiani rimasti feriti sono stati svegliati stamattina dal sonno indotto. A quanto si apprende, alcuni di loro oggi verranno sottoposti a ulteriori cure e interventi, specialmente il militare che, a causa dei traumi, ha riportato alcuni versamenti interni.

DI MAIO – “La missione in Iraq è una missione di formazione dei militari iracheni che combattono contro l’Isis. Siamo lì con i nostri militari a formare i militari locali. E’ una missione che incarna tutti i valori del nostro apparato militare“. Lo dice a ‘Unomattina’ su Rai1 il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il quale, parlando dei soldati italiani feriti nell’attentato di ieri, assicura: “Posso dirvi con certezza che i nostri militari non sono in pericolo di vita: due di loro hanno riportato ferite serie. Il pensiero va alle loro famiglie”. Nel periodo natalizio, aggiunge Di Maio, “andrò a salutare il nostro contingente in Libano. Siamo tra le forze più apprezzate perché portiamo non solo competenza ma anche tanto cuore in quelle aree”.

UE – “Abbiamo seguito ieri con grande preoccupazione e con sentimento di vicinanza alle autorità e ai militari italiani l’attacco che hanno subito in Iraq. Seguiamo la situazione con molta attenzione”. Così l’Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri Federica Mogherini, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.

FONTI SMD – L’esplosione di ieri non è collegabile “una strategia contro gli italiani”. E’ quanto apprende l’Adnkronos da fonti dello Stato Maggiore della Difesa all’indomani dell’attentato. Di ordigni di questo tipo ce ne sono tantissimi e ne sono stati rinvenuti diversi, quindi al momento non ci sono evidenze di “una strategia contro l’Italia” e, si sottolinea da fonti di Smd, l’esplosione “non ha nessun nesso con Nassiriya”, la strage avvenuta il 12 novembre 2003 e nella quale morirono 12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e due civili italiani e nella quale persero la vita anche nove iracheni. Al momento rispetto all’esplosione di ieri “non sono arrivate rivendicazioni”, si ribadisce dalle stesse fonti che fanno notare tuttavia come l’operazione era in corso in favore delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta al Daesh.

L’attacco in Iraq

Cinque militari italiani sono rimasti feriti, tre in modo grave, nell’esplosione di un ordigno artigianale nei pressi di Kirkuk, nel nord dell’Iraq. I soldati sono stati investiti dall’esplosione mentre rientravano a piedi verso i loro mezzi: tutti e cinque appartengono a una pattuglia interforze impegnata nella missione di addestramento delle forze curde e irachene “Prima Parthica“.

Prontamente soccorsi, i cinque militari sono stati evacuati con elicotteri Usa della coalizione e trasportati in un ospedale Role 3 dove stanno ricevendo le cure del caso. A confermarlo lo Stato Maggiore della Difesa, che riferisce come il team stesse svolgendo attività di mentoring and training a beneficio delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta al Daesh.

L’attacco è avvenuto intorno alle 12.30 ora locale mentre era in corso un’operazione della task force 44 con i peshmerga curdi nell’area di Palkana, a sud di Erbil, sulla strada per Kirkuk. L’esplosione di un Ied sarebbe avvenuta al termine di un’attività di “bonifica”, che aveva portato al rinvenimento di materiale di interesse.

‘Prima Parthica’, la missione dei militari italiani feriti

CHI SONO I FERITI – I cinque militari feriti appartengono alle Forze speciali. In particolare, apprende l’Adnkronos, due dei feriti sono effettivi al nono reggimento Col Moschin dell’Esercito e tre appartengono al Gruppo operativo incursori Comsubin della Marina militare. Si tratta di Marco Pisani, Paolo Piseddu, Andrea Quarto, Emanuele Valenza, Michele Tedesco.

L’AMBASCIATORE – “Bisognerà aspettare domani mattina per avere informazioni” sul rientro in Italia dei cinque soldati. Lo dice all’Adnkronos l’ambasciatore italiano a Baghdad, Bruno Pasquino, secondo cui i medici “hanno confermato che nessuno di loro è in pericolo di vita”. I cinque militari delle forze speciali sono ricoverati nell’ospedale del campo militare americano di Baghdad, dove l’ambasciatore si è recato dopo il arrivo in elicottero e ha parlato con i medici. Pasquino non si sbilancia sulla responsabilità dell’attacco, ma ricorda che “la vittoria militare contro l’Isis non vuol dire la scomparsa della minaccia terroristica”.

LA PROCURA INDAGA – La Procura di Roma indaga sull’attentato. Nel fascicolo per attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime gli accertamenti sono coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. Le indagini sull’attentato dove sono rimasti feriti cinque italiani saranno affidate ai carabinieri del Ros. Una prima relazione è attesa nelle prossime ore a piazzale Clodio.

MATTARELLA – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, appresa la notizia del gravissimo attentato ha fatto pervenire al ministro della Difesa e al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, un messaggio di solidarietà per i militari rimasti feriti. E’ quanto si legge in una nota del Quirinale.

MINISTERO DIFESA – Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini sta seguendo con attenzione e apprensione gli sviluppi dell’incidente avvenuto in Iraq. E’ quanto si legge in una nota, secondo cui il ministro, subito messo al corrente della situazione dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha immediatamente informato il presidente della Repubblica ed il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il ministro, in queste ore di preoccupazione, esprime la più profonda vicinanza alle famiglie e ai colleghi dei militari coinvolti. “Ho seguito e sto seguendo – spiega Guerini – il quadro della situazione ed i suoi aggiornamenti che mi sono stati forniti più volte in queste ore. Non ci sono nostri soldati in pericolo di vita. Esprimo la mia più sentita vicinanza ai nostri militari coinvolti, alcuni dei quali hanno riportato gravissime lesioni. Seguiamo l’evoluzione delle loro condizioni con apprensione. Sentimenti che sono di tutti gli italiani per quanto avvenuto. Alle famiglie dei soldati coinvolti, ai colleghi di questi nostri valorosi militari la mia solidarietà e quella del governo e delle nostre istituzioni. Siamo accanto a tutti i nostri ragazzi in uniforme impegnati in numerose missioni internazionali, in cui operano con professionalità e competenza unanimemente riconosciute”.

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