L’indice si riporta sul livello dello scorso dicembre recuperando la flessione registrata a gennaio 2018
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Roma – Le componenti del clima di fiducia dei consumatori – secondo le ultime rilevazioni Istat – mostrano dinamiche eterogenee: la componente economica e quella futura registrano una diminuzione (da 141,1 a 139,9 e da 120,9 a 119,8, rispettivamente); invece, la componente personale e quella corrente aumentano per il terzo mese consecutivo confermando un trend positivo in atto dalla seconda metà del 2017 (da 107,6 a 108,0 e da 112,8 a 113,0, rispettivamente).
Più in dettaglio, la flessione registrata nella componente economica riflette un peggioramento delle aspettative sia sulla situazione economica del paese sia sulla disoccupazione; per quanto riguarda la situazione personale, l’evoluzione positiva dell’indice è caratterizzata dal miglioramento sia dei giudizi sia delle aspettative sulla situazione economica familiare; anche il saldo relativo all’opportunità, nel momento attuale, di effettuare acquisti di beni durevoli è in aumento.
Con riferimento alle imprese, nel mese di febbraio si registra un clima di opinione complessivamente più favorevole rispetto al mese scorso: il clima di fiducia aumenta nel settore manifatturiero (da 109,9 a 110,6), nei servizi (da 105,8 a 109,9) e nelle costruzioni (da 129,2 a 132,0). In controtendenza il commercio al dettaglio dove l’indice cala da 108,3 a 105,5.
Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia si segnala che, nel comparto manifatturiero, è in atto un miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini unitamente a un decumulo delle scorte di magazzino; le attese sulla produzione, invece, registrano un lieve peggioramento, anche se il saldo si mantiene su livelli storicamente elevati. Nel settore delle costruzioni, la crescita dell’indice è trainata dall’aumento delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda, mentre i giudizi sugli ordini sono in peggioramento. Per quanto riguarda i servizi, l’incremento dell’indice di fiducia riflette una dinamica positiva di tutte le componenti; nel commercio al dettaglio si assiste ad un deterioramento sia dei giudizi sulle vendite correnti sia delle aspettative sulle vendite future; il saldo delle scorte di magazzino rimane pressoché stabile rispetto allo scorso mese.
Il quadro economico generale
I giudizi dei consumatori sulla situazione economica del Paese sono in miglioramento per il terzo mese consecutivo, mentre le aspettative evidenziano un calo. In lieve peggioramento le opinioni dei consumatori circa l’andamento della disoccupazione. Per quanto riguarda le opinioni degli intervistati circa l’andamento dei prezzi al consumo si segnala un calo sia della quota di coloro che giudicano i prezzi aumentati negli ultimi dodici mesi sia, in misura più marcata, di quella di coloro che prevedono un aumento in futuro.
Relativamente alla situazione personale, sono in miglioramento sia i giudizi sia le aspettative sulla situazione economica familiare. Le opinioni sul bilancio familiare, invece, dopo essere migliorate per due mesi consecutivi, sono in peggioramento.
La fiducia delle imprese
A febbraio 2018 l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator in base 2010=100), che sintetizza le serie dei saldi (destagionalizzate e standardizzate) componenti il clima di fiducia delle imprese manifatturiere, delle costruzioni, dei servizi e del commercio al dettaglio, aumenta passando da 105,6 a 108,7.
Le imprese manifatturiere
A febbraio, l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese manifatturiere aumenta da 109,9 a 110,6. Migliorano i giudizi sugli ordini, il cui saldo registra un massimo da giugno 2007, mentre risultano meno favorevoli le attese di produzione; in decumulo sono giudicate le scorte di magazzino.
Le imprese di costruzione
A febbraio 2018, l’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione aumenta per il secondo mese consecutivo passando da 129,2 a 132,0: l’indice mantiene un trend positivo collocandosi sul livello dello scorso novembre; tra le componenti dell’indicatore, migliorano decisamente le attese sull’occupazione presso l’azienda il cui saldo torna positivo per la prima volta dal 2007; i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione sono in peggioramento per il terzo mese consecutivo segnalando il persistere dell’incertezza nella ripresa della domanda nel settore.
A livello di comparto, il clima migliora in tutte e tre le disaggregazioni rilevate: nella costruzione di edifici passa da 120,0 a 120,2, nell’ingegneria civile sale da 111,0 a 114,2 e nei lavori di costruzione specializzati aumenta da 138,5 a 142,4. Guardando alle componenti dei climi di fiducia, si segnala un diffuso miglioramento delle attese sull’occupazione il cui saldo torna positivo per la prima volta dal 2007 nei lavori di costruzione specializzati; invece, i giudizi sugli ordini emergono in miglioramento solo nell’ingegneria civile.
Le imprese dei servizi di mercato
Nel mese di febbraio, l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato sale da 105,8 a 109,9. Migliorano tutte le componenti dell’indice, ovvero le attese sugli ordini, i giudizi sull’andamento degli affari e i giudizi sugli ordini. Analizzando i singoli comparti produttivi, il clima di fiducia sale nel trasporto e magazzinaggio (da 107,2 a 114,5), nei servizi turistici (da 96,8 a 110,0), dove recupera la flessione registrata a gennaio, e nel settore dell’informazione e comunicazione (da 115,2 a 117,0); invece nei servizi alle imprese e altri servizi l’indice registra una diminuzione (da 101,3 a 100,8). Riguardo alle componenti dei climi di fiducia dei singoli comparti, i giudizi sugli ordini sono in miglioramento in tutti i settori ad eccezione dei servizi alle imprese e altri servizi; con riferimento ai giudizi sull’andamento degli affari, si segnala una dinamica positiva del saldo nel trasporto e magazzinaggio, nei servizi turistici e nei servizi alle imprese; le attese sugli ordini sono in aumento in tutti i comparti.
La fiducia delle imprese del commercio al dettaglio
Nel commercio al dettaglio il clima di fiducia si conferma in peggioramento, passando da 108,3 a 105,5. Tra le componenti dell’indice, risulta in diminuzione sia il saldo dei giudizi sulle vendite correnti che quello relativo alle aspettative sulle vendite future; emerge pressoché stabile sui valori dello scorso mese, infine, il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino.
Il clima di fiducia peggiora da 110,0 a 107,0 nella grande distribuzione e da 106,1 a 104,2 in quella tradizionale. In entrambi i circuiti distributivi appaiono in diminuzione sia il saldo dei giudizi che quello delle aspettative sulle vendite. Quanto alle scorte di magazzino, il saldo della variabile diminuisce nella grande distribuzione e resta sostanzialmente stabile sui valori dello scorso mese in quella tradizionale.