E’ tempo di tornare sui banchi di scuola per 8 milioni di studenti. La prima campanella per 5 milioni di alunni di 12 regioni, gli altri rientreranno invece alla spicciolata nel corso della settimana. L’anno scolastico ricomincia tra le proteste dei Cobas, che sono scesi in piazza contro i contratti ‘ammazza precari’, e l’allarme nuova influenza, che ha già spinto il preside di un liceo romano a vietare i baci agli studenti per evitare che il virus si diffonda.
Le novità – Tante le novità per la scuola elementare (scuola primaria) come il ritorno del voto in decimi (ad eccezione dell’insegnamento della religione cattolica), già adottato da quest’anno, e l’inclusione dei docenti di sostegno nella valutazione di tutti gli alunni. Introdotto anche il voto in condotta alle elementari che sarà espresso attraverso un giudizio del docente o dei docenti contitolari. Gli alunni potranno però essere non ammessi alla classe successiva solo in casi eccezionali e motivati.
Da quest’anno nelle classi prime della scuola primaria si passerà al modello educativo del maestro unico prevalente, un’unica figura di riferimento per i bambini. Successivamente questo modello coinvolgerà le altre classi in modo graduale. Abolite, dunque, le compresenze e confermato il tempo pieno. Ogni quadro orario, da 24, 27, 30 o 40 ore, prevederà il maestro unico di riferimento.
Con l’introduzione del maestro unico, l’eliminazione delle compresenze ed alcuni risparmi dovuti alla razionalizzazione degli organici si libereranno più maestri per aumentare il tempo pieno. Si passerà quindi da 7000 classi prime del 2008/2009 a più di 9000 classi prime che a partire da questo anno scolastico potranno usufruire del modello orario a 40 ore settimanali.
Ritorno dei voti numerici anche nella scuola media (scuola secondaria di primo grado), tranne che per l’insegnamento della religione cattolica che è valutata ancora attraverso un giudizio sintetico. Da quest’anno per essere ammessi all’anno successivo è stato necessario avere almeno 6 in ogni materia. Anche per essere ammessi all’esame di Stato di terza media gli alunni hanno dovuto conseguire la sufficienza in tutte le materie e in condotta.
Introdotta per tutti la prova nazionale Invalsi all’esame di Stato. Sono stati gli insegnanti a decidere quanto il voto attribuito a questa prova dovesse incidere sulla valutazione finale. In sede d’esame finale agli alunni particolarmente meritevoli che hanno conseguito il punteggio di 10 decimi è stata assegnata la lode dalla commissione. Il voto in condotta nella scuola secondaria di primo grado, introdotto già quest’anno, è stato espresso con un voto numerico accompagnato da una nota di illustrazione e riportato anche in lettere in pagella.
Da quest’anno l’orario scolastico della scuola media sarà di 30 ore settimanali, consentendo una distribuzione razionale delle lezioni, eliminando insegnamenti facoltativi e opzionali. Anche il tempo prolungato sarà ricondotto ad orario normale di 30 ore. Sarà autorizzato solo in presenza di requisiti strutturali e di servizio che rispondano alle aspettative delle famiglie e potrà essere di 36 ore elevabili, se richiesto dalla maggioranza delle famiglie, a 40 ore.
Da questo anno scolastico infine il voto finale dell’esame di terza media sarà calcolato facendo una media aritmetica delle prove orali, di quelle scritte (inclusa la prova nazionale Invalsi) e del voto di ammissione.
Per la scuola superiore (scuola secondaria di II grado) rimane la sospensione del giudizio per gli studenti che alla fine dell’anno non hanno conseguito la sufficienza in tutte le materie. L’insufficienza deve essere recuperata entro l’inizio dell’anno scolastico successivo. L’educazione fisica concorre alla determinazione della media dei voti.
Reintrodotto il voto sul comportamento anche alla scuola superiore già dal primo quadrimestre dell’a/s 2008-2009. Il voto in condotta è determinante per l’attribuzione dei crediti scolastici. Il 5 in condotta è attribuito dal collegio dei docenti per gravi violazioni dei doveri definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, purché prima sia stata inflitta allo studente una sanzione disciplinare. Inoltre, l’insufficienza in condotta deve essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. L’insufficienza nel voto di condotta comporta la non ammissione all’anno successivo o agli esami di Stato.
A partire dall’anno scolastico 2009/10 saranno ammessi alla Maturità tutti gli studenti che conseguiranno la sufficienza in tutte le materie e in condotta. Già da quest’anno inoltre sono stati stanziati finanziamenti ulteriori per l’edilizia scolastica. A disposizione 1 miliardo di euro autorizzati dal Cipe che si aggiungono a quelli previsti dal piano triennale per la messa in sicurezza degli istituti scolastici. Il Ministero ha chiesto a Regioni ed Enti Locali di stilare l’anagrafe strutturale e non strutturale delle scuole italiane. Entro l’anno scolastico 2009/2010 dovrebbe essere ultimata.
Introdotta una nuova disciplina in tutte le scuole di ogni ordine e grado che oltre ai temi dell’educazione civica comprende anche l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità, i valori del volontariato e l’educazione stradale.
E 18 milioni di euro sono stati investiti per la digitalizzazione della scuola. Dal novembre 2008 10.000 lavagne interattive sono arrivate in 11.000 classi a partire dalle scuole secondarie di primo grado. E’ stata inoltre incentivata la diffusione dell’e-book, il libro di testo in versione digitale da affiancare a quella cartacea e introdotti dei tetti di spesa per le scelte dei libri da parte degli insegnanti. Già da quest’anno scolastico è stato chiesto agli insegnanti di individuare preferibilmente i libri disponibili, in tutto o in parte, su internet. I testi scelti inoltre non potranno essere cambiati per almeno 5 anni nella primaria e 6 nella secondaria.
Infine sarà possibile consultare on line sul sito delle scuole le pagelle degli studenti. Tutte le scuole potranno organizzare sistemi per avvisare via sms i genitori quando i ragazzi sono assenti, come avviene già in molte scuole del Paese.
A Vicenza scuola digitale – Primo giorno di scuola speciale all’Istituto tecnico Rossi di Vicenza. Gli studenti sono stati dotati di tesserino magnetico e quando entrano a scuola devono "validare" la loro presenza strisciando la card nell’apposito lettore: si tratta di un vero e proprio controllo digitale degli accessi. Primo passo verso il cosiddetto ‘registro dgitale’ ossia il controllo totale di uno studente per via telematica: orari di entrata, uscita, ritardi, richieste di uscita anticipata, assenze ma anche voti e note disciplinari.
Per il momento al Rossi la verifica vale solo per l’orario di entrata ed uscita: il controllo e’ in vigore dalle 7.20 del mattino alle 7.45 e chi arriva oltre viene segnato come ritardatario. "In questo modo – spiega il preside dell’istituto, Gianni Zen – la scuola e’ in grado di sapere subito chi c’e’ o non c’e’ in classe. E i genitori, collegandosi al sito internet del Rossi, in futuro, potranno informarsi sulle assenze dei figli".
"Nel caso di ritardi nell’entrata – spiega ancora il preside – i ragazzi dovranno timbrare il badge esclusivamente nella postazione vicino alla portineria, quindi ritirare un apposito foglio da consegnare all’insegnante in classe che annotera’ nel registro il nome dello studente e l’ora indicata sul foglietto. Il ritardo va comunque regolarmente giustificato con l’apposito libretto entro il giorno successivo".
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Dellai: "La scuola, grande esperienza di vita"
"Sfatiamo subito una leggenda metropolitana: se qualcuno vi dice che la formazione professionale è una scuola di serie B, sappiate che è una grande bugia". Esordisce così il presidente della Provincia autonoma di Trento all’incontro coi ragazzi della scuola alberghiera di Varone, a Riva del Garda, dove Lorenzo Dellai ha voluto oggi "inaugurare" il nuovo anno scolastico. Accanto dunque al primo giorno di scuola "salutato" dall’assessore all’istruzione Marta Dalmaso prima a Trento e poi a Folgaria, ecco un’altra presenza "simbolica", attraverso la quale il governo provinciale ha inteso sottolineare la specificità del sistema formativo trentino e le grandi aspettative in esso riposte.
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L’assessore Dalmaso prima in viale Verona a Trento e poi sull’Altopiano di Folgaria