Trento e Bolzano rispettivamente in prima e seconda posizione della classifica generale elaborata nel Rapporto Qualità della vita 2011 di ItaliaOggi-Università La Sapienza.
Il Trentino si rivela ancora una volta la regione dove le città sono a misura d’uomo. E per Trento una conferma, visto che la città era già in testa anche nella rilevazione del 2010. Trento dal 1999 è stabilmente nel gruppo di eccellenza e non è mai scesa al di sotto del 7° piazzamento.
Sulle oltre cento province analizzate si riscontra un arretramento dei valori presi a parametro per la rilevazione. Nel 2011 sono 45 (erano 55 lo scorso anno) le province nelle quali si vive in modo buono o accettabile. Diventano maggioranza le province (58 contro le 48 del 2010) in cui la qualità della vita risulta scarsa o addirittura insufficiente.
Con l’Italia meridionale e insulare che resta confinata negli ultimi posti. A chiudere la classifica, fanalino di coda è per il 2011 Trapani (terz’ultima nella precedente indagine). La città siciliana precede Napoli che sale di un posto, attestandosi al penultimo posto dopo la maglia nera delle ultime due precedenti edizioni del rapporto.
I grandi centri si attestano a metà classifica: Roma si piazza al 51esimo posto (salendo dal 57), Milano è ora al 46esimo (era 49esima), Torino passa al 47esimo (dal 51).
In controtendenza Bologna, che scende dal 21esimo al 40esimo posto e Firenze (dal 31esimo al 42esimo).
Nell’anno appena trascorso, la qualità della vita scarsa o insufficiente riguarda 9 province del Nordovest, 3 del Nordest, 1 provincia dell’Italia centrale e le 36 province del Mezzogiorno.
Le aree in cui, invece, si vive meglio sono nell’arco alpino centrale e orientale, nella Pianura Padana e nell’Appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana e Marche.
Ma è un quadro a macchia di leopardo, dove ci sono aree del paese del nordovest in difficoltà. Male ancora, come nel 2010, le province che vanno dal litorale adriatico meridionale a parte dello Ionio fino a estendersi su un breve tratto del litorale tirrenico, con una scarsa o addirittura insufficiente, qualità della vita.
Tornando alla testa e alla coda, si conferma, rispetto alle prime edizioni del rapporto, la conquista del vertice da parte delle province del Trentino-Alto Adige e di alcune province venete.. All’opposto l’ultimo posto di Trapani fa seguito a precedenti posizioni basse, segno che la qualità della vita nel suo complesso è insufficiente.