“Più volte – ha riferito il Consigliere provinciale Maurizio Fugatti – , nel corso di questa Legislatura, siamo intervenuti sulla necessità da parte della Provincia autonoma di Trento e degli amministratori locali del Primiero di dare via al progetto di rilancio della zona, rispettando quanto contenuto all’interno del Protocollo d’Intesa siglato nel 2015”
Primiero (Trento) – La Lega Nord Trentino ha scelto di essere presente a Primiero – in una giornata non facile, con la Valsugana in tilt causa incidente – per confermare la vicinanza al territorio.
Il consigliere provinciale Maurizio Fugatti, accompagnato dalla segretaria locale Martina Loss e dall’esponente Antonio Pradel, hanno riepilogato gli interventi del partito, in difesa di Primiero, relativi agli ultimi mesi. Dalle iniziative su passo Rolle, alla necessità di interventi urgenti da parte della Provincia.
Il Protocollo 2015 e la Lettera d’Intenti
“Perchè – sottolinea Fugatti – ad oggi molti dei contenuti inseriti nel procollo firmato nel 2015, sarebbero rimasti soltanto sulla carta, portando quindi esercenti, albergatori e cittadini all’esasperazione e alla consapevolezza che le Istituzioni non parrebbero avere alcun interesse al rilancio del Primiero nonostante le molteplici promesse.
Un esempio di ciò è il collegamento tra San Martino di Castrozza e Passo Rolle, già oggetto di nostre precedenti interrogazioni e proposte di mozione.
Il progetto Funifor
Nel 2007 – ricorda Fugatti – viene depositato il progetto “Funifor” , approvato il seguente anno dalla Giunta provinciale per un costo di 20 mln. Nel 2009 il Presidente della Provincia Dellai e l’Assessore Pacher presentano l’idea della funicolare con costi a carico della Provincia.
I progetti recenti
Dopo la promessa funicolare, dal costo pare di 43.274.275 mln di Euro, lo sguardo si sposta altrove e nel 2015, viene sottoscritto dalla Provincia, dalla Comunità di Valle e dai Sindaci del Primiero il Protocollo d’Intesa nel quale viene elencata la realizzazione di diverse opere fra cui un nuovo collegamento attraverso un impianto a fune tra San Martino di Castrozza e Passo Rolle e relativa pista di rientro.
Al fine di procedere alla realizzazione di tali opere – continua ancora il Consigliere della Lega Nord – , veniva chiesto al territorio una compartecipazione alla spesa pari a 1 mln di Euro ai quali si sarebbero sommati i 5 mln di Euro del Primiero e i 42 mln di Euro della Provincia (dei quali 38 mln già stanziati per la Valle mentre ulteriori 4 mln sarebbero stati aggiunti in seguito per la messa in sicurezza della SS 50).
Nel corso del 2016 i privati sono riusciti a far fronte alla richiesta di compartecipazione alla spesa e i lavori per la costruzione del nuovo bacino di accumulo e sistemi di innevamento artificiale per gli impianti “Ces” sono partiti.
Oggi però gli amministratori – continua ancora la Lega – avrebbero avanzato un’ulteriore richiesta di compartecipazione ai privati pari a 2 mln di Euro le cui tempistiche di raccolta sarebbero state fissate in poco meno di un mese.
Tale importo sembra verrà destinato al solo impianto di Ces; un’opera poco strategica e importante rispetto al collegamento tra San Martino e Passo Rolle considerato anche il fatto che l’impianto di Ces andrebbe a sostituire due seggiovie; una delle quali a sganciamento automatico quasi nuova.
Inoltre lo stesso si limiterebbe ad arrivare a Pian delle Cartucce e ad essere utilizzato soltanto per l’attività sciistica e non come mobilità alternativa (come invece avverrebbe con il collegamento prima menzionato). Inoltre – si chiede ancora Fugatti -, per quale motivo chiedere ancora ai privati di intervenire economicamente e non stanziare, come promesso, i 5 mln di Euro?
Non basta firmare un Protocollo – conclude Martina Loss – per ridare lustro e un futuro alla Valle e fare promesse in vista di importanti appuntamenti elettorali senza poi darne seguito”.
La Lega Nord precisa infine, la fondamentale differenza tra uno studio di fattibilità relativo al collegamento con Rolle, rispetto ad una progettazione definitiva, che si dovrà attendere ancora.
Mobilità ‘Green’ e Impianto ‘Gas’
La Lega Nord Trentino, ha annunciato infine un prossimo intervento provinciale per capire come sia possibile, che in una zona ‘green’ siano presenti auto elettriche, mentre la Valle sia completamente sprovvista (il più vicino è a 30 km) di un Impianto ‘green’ di rifornimento gas (gpl o metano) che comporterebbe concretamente, una importante riduzione delle emissioni, in una zona molto sensibile a questi temi, ai piedi delle Dolomiti Unesco.