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A Lavarone in fiamme il “Drago di Vaia” ma non i sogni: vola la raccolta fondi

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Amarezza dell’autore, mentre il sindaco di Lavarone annuncia le iniziative locali. Indagini a tutto campo, non si esclude nessuna ipotesi. Il mondo del web si mobilita in queste ore con molte prese di posizione dopo l’incendio doloso che ha distrutto il “Drago”, un simbolo dopo la tempesta. Duri i commenti di Fugatti e Zaia: “Vergogna”

[Foto dal web e scultore Marco Martalar]

 

NordEst – Il “Drago di Vaia”, l’opera d’arte realizzata da Marco Martalar sull’Alpe Cimbra utilizzando il legno di risulta della tempesta Vaia, è stato distrutto dalle fiamme nella tarda serata di martedì. L’incendio è scoppiato poco prima delle 22. Le fiamme erano visibili da lontano. Sul posto, in località Magrè di Lavarone, sono intervenuti subito i vigili del fuoco volontari della zona, ma l’opera era già avvolta dalle fiamme. Non si esclude la pista dolosa. L’opera, di circa sei metri di altezza per sette di lunghezza, era nota a livello nazionale. Nel 2021 aveva riscosso un ampio successo, registrando oltre mille visite nel primo fine settimana di apertura al pubblico.

L’artista Martalar osserva quanto rimane della sua opera, dopo l’incendio

Al via una raccolta fondi

Il sindaco di Lavarone, Isacco Corradi, in un accorato post su Facebook, si chiede “Cosa avrai fatto di tanto male? Il drago non è mio, è da subito stato di tutti, della comuntià di Lavarone, dell’Alpe Cimbra e di tutte le persone che lo hanno amato in questi anni. Sei stato presenza scomoda ingombrante ma non può essere diversamente per un drago, ho solo una speranza che quello che è successo sia stato un errore per quanto stupido e non un atto voluto. Il risultato non cambia ma moralmente mi sentirei più tranquillo nel sapere che non vi sono persone che girano a Lavarone capaci di far sparire una cosa così bella”.

“Saremo più forti della stupidità e non ci faremo prendere da rabbia, rancore, conferma lo scultore Martalar mi sa che stà notte ce la ricorderemo, come vedi finiremo di massaggiarci a tarda notte. Segnalo la campagna raccolta fondi per poter ripartire con il progetto: https://gofund.me/d6a7f141



I commenti di Fugatti e Zaia

“Purtroppo martedì sera – scrive il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti scrive su facebook: “Martedì sera intorno alle 21.45 il #dragovaia è stato ridotto in cenere da un incendio. Era un’opera simbolo realizzata dall’artista di Roana Marco #Martalar realizzata con il legno della #tempestavaia.  Era il drago in legno più grande del mondo, alto 6 metri e lungo 7 e per realizzarlo sono state usate 3.000 viti e 2.000 scarti di arbusti. Il piromane che ha compiuto questo rogo doloso si dovrebbe solo vergognare”.

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia su facebook, aggiunge: “Quanto miserabile dev’essere chi distrugge un’opera-simbolo com’era questo Drago, realizzato a Lavarone con gli schianti della tempesta Vaia dall’artista di Roana Marco Martalar scultore.Un lavoro immenso, durato mesi, creando il drago in legno più grande del mondo, alto 6 metri e lungo 7, con 3.000 viti e 2.000 scarti di arbusti per realizzarlo. A chi l’ha distrutto dico solo una cosa: VERGOGNATI”.

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